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Il Blog di Don Gianfranco
08.09.24 - 11:500

Don Feliciani: "I vescovi tedeschi e la vittoria della destra filo-nazista"

"Ancora una volta la Chiesa tedesca si espone in difesa dei valori cristiani e della stessa democrazia"

di Don Gianfranco Felciani

Stupore e preoccupazione in tutta la Germania dopo l’avanzata impetuosa dell’ultradestra filo-nazista in due länder. La forte presa di posizione dei vescovi di Turingia e Sassonia non si è fatta attendere. Ancora una volta la Chiesa tedesca si espone in difesa dei valori cristiani e della stessa democrazia. In una lettera resa pubblica i vescovi dichiarano: “I vescovi incoraggiano tutti i responsabili a mettere sempre la volontà di risolvere insieme i problemi al di sopra degli obiettivi politici dei propri partiti… Il fatto che le persone con un background migratorio siano ora preoccupate per la loro sicurezza, che molte persone stiano seriamente pensando di lasciare la Turingia o che le aziende stiano mettendo in discussione il loro futuro nel nostro land è inaccettabile… Faremo la nostra parte per garantire che la Turingia e la Sassonia rimangano länder accoglienti e cosmopoliti. Il nostro compito più urgente è e resta quello di difendere la dignità umana, soprattutto a fianco dei deboli… Il programma etno-nazionalista dell’Afd non è compatibile con la fede cristiana”.

Come al solito ci sarà chi inviterà i vescovi a non mettere il naso nelle questioni politiche, perché queste spettano solo allo Stato democratico, ma chi ragiona così non ragiona affatto. La nozione di democrazia è indissolubilmente legata a quella specifica visione dell’uomo che affonda le sue radici nella filosofia greca e nel pensiero giudeo-cristiano. La Grecia antica ha concepito la persona umana dentro l’orizzonte della “trascendenza”, cioè a partire dal suo rapporto con il divino, e il cristianesimo ha specificato questo rapporto alla luce di Gesù Cristo e del suo Vangelo. Da qui, da questo terreno, sono maturati quei frutti di libertà, di uguaglianza, di giustizia, di tolleranza, di civiltà, che costituiscono la caratteristica essenziale della visione democratica della convivenza umana.

Democrazia! Questa parola è sulla bocca di tutti, anche a sproposito, senza sapere più cosa significhi e cosa comporti. E qui sta il problema. Abbiamo tutti il diritto di pronunciare questa parola, ma anche e soprattutto il dovere di non scordare da quali radici è germogliata. Ci preoccupa senz’altro questa crescente deriva etno-nazionalista – non solo della Germania ma dell’intera Europa – ma ci preoccupa ancora di più la mancanza di intelligenza di chi si pretende difensore della democrazia, ma ne ha in pratica dimenticato il senso e le radici.

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