LUGANO - Mercoledì 11 settembre, durante la conferenza stampa organizzata dal nuovo Istituto di Medicina di Famiglia (IMF) dell'Università della Svizzera italiana (USI) a Lugano, il Presidente dell'Ordine dei Medici del Canton Ticino (OMCT) Franco Denti ha presentato il nuovo Master in Medicina di Famiglia, iniziativa unica nel panorama accademico svizzero nata dalla collaborazione con l'Ente Ospedaliero Cantonale (EOC), l’USI e il Dipartimento della Sanità e della Socialità (DSS). Il nuovo Istituto intende non solo fornire una formazione di alta qualità, ma anche rilanciare la figura del medico di famiglia in Svizzera, rivalutandone il ruolo scientifico e accademico. Come lo stesso dottor Denti ha sottolineato, esso gioca un ruolo di fondamentale importanza nel sistema sanitario, in quanto funge da punto di riferimento essenziale per i pazienti, contribuendo a prevenire la sovramedicalizzazione e a ridurre i costi grazie a diagnosi più mirate e meno dipendenti da esami e trattamenti inutili. Rilanciare, dunque, la figura del medico di famiglia anche come garante della sostenibilità del sistema sanitario stesso. Significativa, poi, la scelta della sede del nuovo Istituto: l'Ospedale Italiano di Lugano, luogo simbolico di prossimità e cura dei pazienti e vicinanza ai medici del territorio.
Come ha ricordato il professor Luca Gabutti, direttore dell’IMF e titolare della cattedra di Medicina di Famiglia all'USI, il nuovo percorso formativo è un "unicum” in Svizzera. Mentre altri cantoni universitari con un Master in Medicina già dispongono di istituti dedicati alla medicina di famiglia, il progetto ticinese offre una formazione specifica che non ha precedenti. Questo programma mira così a colmare un vuoto accademico, fornendo una formazione mirata per ottenere sia il titolo di specialista in Medicina Interna Generale dall'ISFM sia un diploma di Master in Medicina di Famiglia dall'USI: percorso accademico che attualmente altrove non esiste. Inoltre, si prefigge un altro importante obiettivo: fornire una formazione specifica per contrastare la scarsità dei medici generalisti, sempre più in declino. Infatti, oggi, solo un medico su quattro oggi ha la specializzazione in medicina interna generale.
Il progetto, fortemente voluto da Franco Denti, è per il presidente dell’OMCT "la realizzazione di un sogno cominciato 16 anni fa. Da sempre proteso a incoraggiare la medicina di famiglia, così come a sviluppare anche in Ticino un modello di medico assistente in uno studio di medicina di famiglia, come Deputato al Gran Consiglio ho assicurato tutto il mio sostegno alla nascita del Master in medicina umana in Ticino, al termine di un immenso lavoro di preparazione avviato alla fine degli anni 2000. Occorre restituire alla professione la dignità e il ruolo centrale che gli spettano all’interno della società. Con questo progetto i medici di famiglia potranno rafforzare il proprio ruolo all’interno del sistema sanitario ticinese, tenuto conto che l’obiettivo è incrementare il numero di professionisti qualificati sul territorio e di migliorare la qualità della formazione. La realizzazione del mio sogno corrisponde all’assunzione di nuove responsabilità nella formazione pre e post graduata, capace di costruire una rete di formazione rivolta ai medici di famiglia, i quali potranno rafforzare il proprio ruolo centrale all’interno del sistema sanitario ticinese”, così il presidente OMCT nel suo intervento.
L'iniziativa per la promozione della medicina di famiglia si inserisce in un contesto più ampio di strategie sanitarie cantonali, che prevedono un ruolo più centrale per i medici di famiglia. Questo approccio mira a migliorare l'accessibilità e la qualità dell'assistenza sanitaria in tutte le regioni del Paese, rispondendo al crescente numero di anziani e di persone con malattie croniche. La creazione dell'IMF e del nuovo Master in Medicina di Famiglia - la cui importanza e ambizione è dimostrata dal coinvolgimento di personalità chiave come il professor Luca Gabutti e dal sostegno di istituzioni come l'EOC e la SAFMED (Swiss Academy of Family MEDicine), oltre che del Cantone - rappresenta dunque un passo significativo verso il rafforzamento della figura del medico di famiglia in Ticino e in Svizzera.
Denti ha ricordato poi l’importanza del promuovere le cure mediche di base “affinché in Svizzera la popolazione possa ricevere anche in futuro un’assistenza commisurata alle sue esigenze. Il numero di anziani è in crescita, così come quello dei malati cronici o affetti da più patologie. Per assistere al meglio queste categorie di persone, occorre migliorare la collaborazione tra le diverse professioni sanitarie e coordinarne le prestazioni”. Infine - ha concluso Denti - “sono anche particolarmente contento che il nuovo Servizio di Medicina di famiglia dell’EOC ha trovato ‘casa’ presso l’Ospedale Italiano di Lugano, che oltre a essere inserito nel Campus USI, è l’Ospedale che per tradizione offre ai suoi pazienti servizi di prossimità. Il lavoro svolto con grande impegno e gli sforzi profusi da tutte le nostre istituzioni permettono di guardare con maggior fiducia al futuro dei medici di famiglia”.