Cronaca
28.08.17 - 15:340
Aggiornamento: 21.06.18 - 14:17
Le bombe di Petrini. "Bertoli è da denuncia, altro che il caso Argo1! Anche Zali è socialista. I sindacalisti non mi piacciono, arroganti e buffoni"
È membro del CdA delle ARL e consigliere comunale leghista a Lugano: "mandato assegnato sicuramente a una ditta di socialista. Bertoli e Zali hanno sete di vendetta con l'Ufficio Federale dei Trasporti". E litiga con Fonio, che sbotta: "hai il posto al caldo!"
LUGANO - È membro del CdA delle ARL, e dunque si sente toccato in prima persona dalla vicenda che le sta coinvolgendo. Lui è Enea Petrini, Consigliere comunale della Lega a Lugano, che su Facebook, prendendo spunto anche da nostri articoli e in generale dei colleghi su quanto sta avvenendo, attacca tutti: da Bertoli al suo Ministro Zali, fino ai sindacalisti, dato che Giorgio Fonio è intervenuto (assieme ad altri politici) nella discussione.
"Pensare di esser governati da gente simile, mette veramente tristezza. Ma per fortuna le bugie hanno le gambe corte. Come i suoi ricatti morali", inizia, parlando di Bertoli, al momento della prima risposta del DECS alle ARL. E scommetti che sarà a prendere il posto delle ARL una ditta diretta da un membro del PS? .... allora denuncia penale, anche se è un Ministro" prosegue. "Però ciò che mi più mi dispiace, come leghista, è che il tutto è frutto della triste sete di vendetta dai DUE ministri socialisti,I Bertoli e Zali, finora bacchettati dall'ufficio federale dei trasporti".
Per lui. quindi, ci potrebbe essere una sorta di vendetta contro l'Ufficio Federale dei Trasporto. Ipotesi forse fantasiosa, dato che il motivo principale per cui il servizio è stato tolto alle ARL è che esse non hanno un contratto collettivo di lavoro, che invece il Gran Consiglio ha deciso essere necessario per chi riceve sussidi dal Cantone. Provano a spiegarglielo i pipidini e sindacalisti Jelmini e Fonio. "il primo, Il Gran Consiglio ha deciso che quando lo Stato dà mandato ad aziende private deve essere garantita la presenza di un contratto collettivo di lavoro! Questo per tutelare i ticinesi e garantire minimi salariali che permettono a chi è domiciliato in Ticino di vivere. Penso che su questo anche tu e il tuo movimento siate d'accordo! Allora se l'amico Curzio si decidesse finalmente di sottoscrivere un CCL come fanno tutte le aziende di trasporto del Canton Ticino non sarebbe male e forse non dovrebbe lamentarsi..."
E Fonio, esplicito: "vogliamo regole chiare poi ci incazziamo quando si mettono in atto? Il parlamento ha detto, in maniera imprevista, che chi riceve soldi dallo stato deve avere un CCL. Non ce l'hanno? Niente mandato! Semplice!".
Ma Petrini rincara la dose: "ARL non ha il CCL ma sottostà alle disposizioni dell'Ufficio Federale dei Trasporti che fissano degli stipendi minimi per le aziende di trasporto pubblico, tra l'altro superiori a quelli del CCL (quello che ha detto stamattina Bernasconi, ndr). Non è quindi assolutamente vero che vi sono stipendi da fame o che viene fatto dumping salariale. Il Consiglio di Stato pretende il CCL e ARL ha ricorso in quanto applica le disposizioni federali pagando più di quanto i sindacati richiedono.
Ora il TRAM ha concesso effetto sospensivo ma cosa ha fatto Bertoli? Ha assegnato l'appalto ad un amico con mandato diretto. Tra l'altro in piena malafede, non avendo la competenza finanziaria per farlo, ha assegnato l'appalto solo fino a dicembre, così da rimanere nei limiti. Ma vogliamo proprio legittimante un comportamento tanto disprezzante dei fondamenti legali del nostro Paese? Non è ora di mandare a casa quell'arrogante ministro che pensa di poter fare tutto, anche se palesemente illegale?".
E a nulla serve se Fonio gli ripete, ancora, che l'unico criterio in questo caso è il CCL.
"Noi non vogliamo il CCL e quindi i sindacati. Tutto qui", insiste il consigliere comunale luganese. "Per quanto concerne Bertoli, ce l'abbiamo con lui perché raggira le decisioni di un tribunale e viola le leggi abusando della sua posizione e questo non può essere negato. Pensa di fare il furbo ma è solo un povero arrogante", e chiede a Fonio un'opinione sul MInistro.
"Mi limito ad osservare il vostro di atteggiamento. Il tuo CdA è unanime in questa vicenda? Zali è contro Bertoli? Perché parli solo di Bertoli?", incalza Fonio.
"Vedi perché ho una pessima considerazione dei sindacalisti. Non avete alcun coraggio di prendere posizioni quando non vi fa comodo. Aspetto ancora la tua risposta. Dai, ci vuole solo un minimo di attributi", prosegue Petrini, che a quel punto Fonio attacca, definendolo chi per 20 anni ha sparato contro tutto e tutti e ora, dal caldo posto di un CdA, si incazza perché qualcuno impone regole a favore di un mercato del lavoro sano. Non si può piacere a tutti, me ne farò una ragione".
E la pronta controreplica: "Ma aspetto ancora una risposta, e son cinque. Comprendo che possa essere imbarazzante per te. Da una parte dovresti confermare che condividi la violazione delle leggi da parte del buon Bertoli, e non te lo puoi permettere. Dall'altra dovresti dire che condanni il suo agire. E non ti puoi permettere nemmeno questo. Vedo in fine dalla tua penosa battutina che alla fine ammetti la vera ragione del tuo pensiero attaccare l'odiata Lega. Dal caldo posto in CDdA, ta set propi un poro fioo .... altro motivo per aver nulla a che fare con i sindacalisti arroganti e buffoni. A mai più".
Una battaglia in piena regola, ma Petrini non si ferma qui. In un altro post, spiega di essere convinto che Bertoli abbia assegnato un mandato a qualcuno di già stabilito (una delle ditte che ora si occupano del trasporto degli allievi, come vi abbiamo anticipato oggi, è la Principe Viaggi SA). "Il fatto è che per decisione giudiziale l'apertura delle 3 buste con le offerte delle ditte che hanno concorso è stata bloccata. Ieri il buon Bertoli ha assegnato l'appalto a una ditta con mandato diretto, come se un'azienda di trasporto riesce ad organizzare in due giorni mezzi e uomini necessari. Da qui la conclusione che già sapevamo a chi assegnarlo (il bando di concorso è stato aperto 5 giorni a inizio agosto...) e lunedì anche voi avrete modo di vedere che è una ditta vicina al PS. Da denuncia penale, altro che Argo 1".
Affermazioni pesanti, e convinte di Enea Petrini, dunque. Che non è l'unico politico a essersi espresso sul tema: anzi, le bacheche sono piene di commenti. Il primo giorno di scuola è già caldo... e non solo meterologicamente!