LUGANO – Di nuovo! Philippe Plein finisce ancora sotto la lente di OCST e delle lamentele dei lavoratori. Questa volta non i suoi, ma i fattorini di un’azienda di consegne a domicilio di sushi.
Anche se, va detto, OCST, interpellato da tio, precisa che la situazione nella ditta di moda è sempre precaria. Orari difficili, pressioni: ne avevamo parlato lungamente anche noi, pure con lo stesso Plein, dopo che un controllo dell’Ispettorato del lavoro aveva fatto esplodere la bomba.
Ma cosa c’entra il sushi? Lunedì sera Plein e i suoi collaboratori hanno ordinato alle 21.30 una cena a base di sushi. Un’ora che non ha creato problemi, però la quantità di cibo richiesta era tale che ci sono volute due ore per la preparazione (a fronte dei 30-40 minuti richiesti solitamente), ritardando così l’orario di ritorno a casa dei fattorini.
I quali sono giovani, e a preoccuparsi sono stati i genitori, vedendoli tornare dopo mezzanotte. Temevano fosse successo qualcosa.
Sempre interpellato da tio, Paolo Coppi di OCST ha spiegato che anche quello delle consegne a domicilio è un settore a rischio per orari eccetera. Che per una sera si è unito alla moda. Plein, va detto, ha fatto centro, riscatenando polemiche.