AGNO - “Stanotte avete colpito me e la mia famiglia. Ma non mi avete fatto niente, solo un buco nell’acqua”.
Sono parole forti quelle utilizzate dal titolare del ristorante Gazebo di Agno, quello del Tennis club, per commentare i danneggiamenti subiti dal suo locale nella notte. Vetri rotti e tavoli bruciati. Insomma, una vera e propria devastazione sulla quale da questa mattina sta indagando la polizia cantonale.
Dalle parole del gerente sembra trovare conferma la tesi del proprietario dello stabile, l’imprenditore Dario Kessel, che aveva parlato di un regolamento di conti. Un’azione che, secondo Kessel, non sarebbe stata compiuta tanto contro di lui quanto contro i gerenti del ristorante.
E proprio il gerente si è sfogato con un lungo post su Facebook, dove si rivolge direttamente agli autori dello scempio: “Stanotte hanno colpito me, la mia famiglia, la mia passione ,la mia voglia, la mia grinta e la fiducia di andare avanti e crescere sempre di più. Hanno incendiato casa mia ,mangiato ,bevuto e poi sono andati via.
Non auguro il male a nessuno perché allo stesso tempo non sono nessuno, ma l’unica cosa che posso dire è che avete fatto un buco nell acqua . Non mi avete fatto niente e niente mi farete anzi, grazie, perché tornerò più forte di prima: pizze più buone, locale più bello e tutto più buono”.
“Non mi sono mai abbattuto davanti a nessuno e a niente - la conclusione - e di certo non ci siete riusciti voi con questa giocata da ragazzini . Ricordate che io alle 7 del mattino mi alzo con mio padre per andare a produrre e portare a casa qualche franchetto, voi invece vivete di questo ,ma dio vede e provvede”.