LOCARNO – Il Municipio di Locarno ha deciso ieri di commissionare un "audit" indipendente sulla situazione critica all’interno della Polizia comunale. Lo scrive oggi LaRegione riferendo della seduta di ieri. Dopo settimane di polemiche, indiscrezioni e preoccupazioni sfociate in una interrogazione interpartitica legata a presunta "fuga di agenti" dal Corpo, presentata da Simone Beltrame (Per Locarno) e Simone Merlini (Plr) e sottoscritta da una ventina di consiglieri comunali, l’Esecutivo guidato dal sindaco Alain Scherrer ha deciso di vederci chiaro.
Il capo del Dicastero sicurezza, Pierluigi Zanchi, interpellato da LaRegione, ha precisato che il Municipio non ha al momento nulla di specifico da rimproverare al comandante Dimitri Bossalini, e “non mette in dubbio la strategia gestionale da lui messa in atto. Anzi, con il Comando c’è comunità d’intenti e per quanto mi riguarda si lavora molto bene”.
L’audit esterno, aggiunge il municipale, “non è quindi da intendere come atto di sfiducia verso l’operato del Comando, quanto piuttosto come strumento importante, e dovuto, per capire se in effetti all’interno del Corpo di polizia ci sia qualcosa che non funziona, e se questo eventuale "qualcosa" debba determinare dei provvedimenti da parte della Città”.
Oltre alla “partenza” di una decina di agenti, nelle scorse settimane si era parlato di blocchi delle promozioni, di presunti casi di mobbing, favoritismi e, in generale, di mancanza di dialogo fra il Comando il resto del Corpo.
Secondo Zanchi, di fronte a questa situazione critica, una valutazione indipendente “può aiutare a capire se, ed eventualmente fino a che punto, in un determinato ambiente di lavoro si stiano verificando determinate situazioni indesiderabili”.
Il responsabile del Dicastero sicurezza ricorda di aver assunto l’incarico da pochi mesi, dopo la sua elezione in Municipio: “In questo periodo, grazie alla collaborazione del comandante, abbiamo "portato a casa" diversi risultati significativi – afferma -. Non posso escludere che alcune delle presunte criticità sollevate da una parte del Consiglio comunale, se effettivamente esistono, possano avere radici nel passato”.