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02.07.22 - 10:350
Aggiornamento: 11:06

Polizia di Locarno, Zanchi vs Cotti e Cotti vs Zanchi

Il capo Dicastero sicurezza: "Trovo inaccettabile fare campagna elettorale sulle spalle degli agenti". Il vicesindaco: "I risultati dell'inchiesta avrebbero imposto un approccio assai più prudente"”

di Marco Bazzi

LOCARNO - “Per quanto il collega sia libero di agire come ritiene corretto, personalmente considero questa comunicazione avventata nei tempi, nei modi e nei contenuti, tanto più che il collega è a conoscenza dell'esito dei primi accertamenti. Non posso dire di più, per il momento, e confido che tutti ora attendano l’esito della procedura diretta dall'avvocato Marco Bertoli”. Queste le dichiarazioni rilasciateci ieri dal vicesindaco di Locarno Giuseppe Cotti. Una stoccata al municipale Pierluigi Zanchi, responsabile del Dicastero sicurezza, che il giorno prima ha convocato una conferenza stampa alla quale ha partecipato anche il comandante della Polizia comunale, Dimitri Bossalini (LEGGI QUI).

Una conferenza stampa che, probabilmente, è stata voluta per rispondere a chi, come il presidente della sezione PPD di Locarno, Marco Pellegrini, aveva proposto di togliere la responsabilità del Dicastero a Zanchi per affidarla ad interim al sindaco Alain Scherrer. Il problema è che sulla Polizia locarnese è ancora aperta un’inchiesta amministrativa che il Municipio ha affidato all’avvocato ed ex procuratore pubblico Marco Bertoli. Quest’ultimo, settimana scorsa, ha informato l’Esecutivo sui principali elementi emersi dalle verifiche, ma il rapporto definitivo non è ancora pronto. Ecco perché Cotti ha parlato di “comunicazione avventata”.

Zanchi ha affidato la sua replica alla Regione, che lo ha contattato ieri sera: “Non voglio alimentare ulteriormente la polemica però trovo molto particolare quanto detto dal mio collega (ndr: Cotti). Quando in seduta ho comunicato la mia volontà di fare questa conferenza stampa ero stato molto chiaro sui contenuti e tutti i miei colleghi ne erano bene a conoscenza. Inoltre, riguardo alla proposta di lasciare ad interim il mio dicastero, vorrei ricordare che la decisione (ndr: di non dar seguito alla proposta formulata con uno scritto all’Esecutivo da Marco Pellegrini) è stata presa all’unanimità dall’intero Municipio, compreso Cotti, un mese e mezzo fa. Come mai ora Pellegrini, suo presidente della sezione cittadina del PPD ed ex municipale, nonché dirigente dell’Ocst propone ciò? Trovo inaccettabile fare campagna elettorale sulle spalle degli agenti, dei miei agenti”.

E Cotti? Lo abbiamo sentito per una controreplica. Eccola: “Confermo la mia posizione e le mie dichiarazioni di ieri. Zanchi ha unicamente informato il Municipio di aver indetto una conferenza stampa per parlare dell’operatività della polizia. Il Municipio ne ha preso atto e lo ha reso attento che vi è un’inchiesta in corso. Resta il fatto, chiaro e lampante, che la conferenza stampa l’ha indetta il collega e non il Municipio e che ha rilasciato dichiarazioni avventate e finanche inadeguate alla situazione. Se ci avesse informato sui contenuti, per collegialità lo avremmo sicuramente invitato a riflettere bene sul messaggio da trasmettere alla cittadinanza. I risultati dell'inchiesta, per quanto provvisori, avrebbero imposto un approccio assai più prudente da parte sua”.

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