LUGANO - È accertato che sono almeno due le ragazze con la quale il direttore della scuola media del Luganese, arrestato mercoledì scorso con l’accusa di atti sessuali con fanciulli e ora sospeso su disposizione del DECS, avrebbe avuto rapporti. Secondo quanto riporta LaRegione, si tratterebbe di due minori di 16 anni, sue allieve e amiche tra loro. Con una il docente ha dichiarato di aver avuto in più occasioni rapporti completi, con l’altra ci sono stati dei toccamenti, in almeno un episodio. Il fatto che in entrambi i casi le ragazze fossero, a quanto pare, consenzienti non attenua le responsabilità penali del 39enne, attualmente detenuto in via preventiva nel carcere giudiziario della Farera: i rapporti sessuali con minorenni sotto i 16 anni sono infatti punibili, indipendentemente dal consenso del minore.
I fatti risalgono all’inizio della scorsa estate, e si sarebbero protratti per un paio di mesi. Secondo quanto riporta LaRegione, l’allieva con la quale il decente aveva avuto rapporti sessuali completi – in auto e a casa sua - si è confidata con una terza ragazza iniziando a far circolare la voce, che è giunta anche ad alcuni genitori. È stata così allertata la Polizia cantonale, che, dopo aver interrogato la vittima e svolto ulteriori accertamenti, ha informato della vicenda il Ministero pubblico. Il procuratore Roberto Ruggeri ha così ordinato l’arresto del direttore della scuola media, misura restrittiva poi confermata dal giudice dei provvedimenti coercitivi.
È probabile ora che gli inquirenti dispongano una perizia psichiatrica sul direttore, sposato e padre di tre figli, per cercare di capire la personalità dell’uomo e la sua visione della sessualità. Alcuni elementi saranno verosimilmente reperibili nel lavoro di diploma da lui presentato alla Supsi nel 2018 per ottenere l’abilitazione all’insegnamento.
I genitori, come i docenti, sono rimasti sconvolti dall’accaduto: “Siamo stupiti e dispiaciuti per questa notizia inaspettata”, dice a LaRegione una rappresentante dell’assemblea dei genitori, che preferisce rimanere anonima, e fa sapere che sono stati presi contatti con la docente che ha assunto l’incarico di condurre la scuola e alla prossima riunione dell’assemblea genitori, in programma per metà ottobre, hanno chiesto la presenza della direzione. La rappresentante riferisce altresì di essere “relativamente tranquilla”, dopo che il direttore del Dipartimento educazione cultura e sport, Manuele Bertoli, ha fornito rassicurazioni alle famiglie.
Continua intanto a far discutere la decisione dell’autorità scolastica cantonale che, cinque anni fa, affidò al direttore - allora docente - l’incarico di proporre un percorso formativo legato all’affettività e all’educazione sessuale agli allievi di quarta media. Un percorso controverso, anche perché avviato nell’ambito delle lezioni di latino, e criticato da alcune famiglie. Anche l’assemblea dei genitori della nuova sede aveva chiesto spiegazioni in merito al percorso formativo, lamentando di aver appreso del medesimo dalle dispense consegnate ai figli, ma senza che nessuno li avesse informati né tantomeno chiesto la loro autorizzazione.