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Cronaca
28.09.22 - 11:100
Aggiornamento: 30.09.22 - 14:05

Docente arrestato, dalle toccatine agli inviti nell'aula di musica. "Le segnalazioni c'erano"

Esplode la rabbia dei genitori degli allievi della scuola media dove l'uomo era direttore e insegnante in una riunione con presente Bertoli. "Poca empatia dal Governo, scriveremo una lettera"

LUGANO - Mani sulle cosce, atteggiamenti un po' lascivi, inviti nell'aula di musica: i segnali di ciò che stava accadendo con il docente e direttore arrestato per atti sessuali qualche settimana fa c'erano e in molti sapevano. La rabbia delle famiglie dei suoi allievi è esplosa ieri, in una riunione a porte chiuse avvenuta tra la direzione dell'istituto e i genitori. 

Era presente anche Manuele Bertoli, che ha detto come al DECS non sia mai arrivato alcun malcontento verso l'uomo.

Lui nel mentre ha ammesso una relazione con una giovane, minore di 16 anni, e dei toccamenti con un'altra e ha annunciato di volersi dimettere (leggi quileggi qui)

I genitori paiono intenzionati, secondo La Regione, a scrivere una lettera dove far notare di non essere stati ascoltati e di aver percepito poca empatia da parte del Consiglio di Stato, 

Il quotidiano ha raccolto le testimonianze di un paio di ragazze e delle loro famiglie e emerge chiaramente un disagio verso l'uomo. Se ad una madre era apparso preparato, per le ragazze qualcosa che non andava c'era. Anzi quelli che vengono definiti comportamenti sconvenienti c'erano. Si trattava di una sorta di segreto di Pulcinella, dove tutti sapevano e nessuno diceva, compreso il fatto di essersi appartato con delle ragazze durante una festa di istituto.

Le voci, insomma, giravano. Lui era troppo gentile, si prendeva troppa confidenza con le giovani studentesse. Teneva colloqui in un ufficio privato e diverse ragazze avevano il timore ad andarci. Una vox populi dice che una volta sia entrato nello spogliatoio femminile durante la preparazione di uno spettacolo di fine anni. 

Una ragazza ha raccontato come nella sua classe si era discusso se segnalare o meno il disagio: c'era timore nel farlo.

L'uomo faceva battute sul modo di vestire delle giovani, le forzava a toccare temi che non volevano affrontare, le invitava nell'aula di musica, allungava le mani (ne avrebbe toccata una sul fianco, un'altra sulla coscia). E quando infine i problemi sono stati segnalati, qualcuno ha minimizzato e qualcuno ha detto che bisognava muoversi. Ma il docente si è giustificato affermando di non aver compreso di aver messo a disagio le ragazze e di essere stato frainteso. Addirittura, racconta una giovane, ha tentato di manipolare chi lo aveva segnalato.

Peraltro nell'ultimo periodo vestiva in modo più curato. E trattava argomenti legati al sesso nelle sue lezioni, anche se lui insegna latino e c'erano i docenti di scienze a occuparsi del tema. Insomma, a quanto pare i segnali c'erano.

Ma non per il DECS. E i genitori ora sono arrabbiati. 

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