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Cronaca
10.02.23 - 15:190

Dalla Catena della solidarietà oltre 10 milioni. "Una delle peggiori catastrofi dell'ultimo secolo in questa zona"

I soccorritori svizzeri sono riusciti a estrarre vivi dalle macerie due persone, tra cui un neonato. La direttrice guarda al futuro: "Molte persone dipendevano già dall'aiuto umanitario, c'è anche una epidemia di colera"

BERNA - Il terremoto in Tirchia e Siria ha portato con sè disperazione e immagini di totale distruzione, scatenando una forte ondata di solidarietà. La Catena della solidarietà in Svizzera ha comunicato di aver raccolto oltre 10 milioni.

Le vittime sono intanto salite a 22mila persone. 

"L’ondata di solidarietà nei confronti delle vittime dei violenti terremoti che hanno colpito il sud della Turchia e il nord della Siria è impressionante. La Catena della Solidarietà ha già ricevuto donazioni per più di 10 milioni di franchi", si legge in una nota della Catena della Solidarietà, che "ha lanciato una raccolta fondi poche ore dopo i violenti terremoti che hanno colpito il sud della Turchia e il nord della Siria, provocando oltre 20’000 morti e ingentissimi danni nei due paesi. Si tratta di una delle peggiori catastrofi registrate in questa regione nell’ultimo secolo".

"Lo slancio di solidarietà dimostrato dalla popolazione in Svizzera nei confronti delle vittime è impressionante: lo dimostrano gli oltre 10 milioni di franchi già donati alla Fondazione", prosegue la nota.

"I bisogni umanitari più urgenti sono l’accesso alle cure mediche, la distribuzione di cibo, acqua e beni di prima necessità, l’accesso all’acqua potabile, il ripristino delle infrastrutture igieniche e gli alloggi d’emergenza per affrontare le temperature che stringono queste regioni in una morsa di gelo", viene spiegato. "Le ONG partner della Catena della Solidarietà stanno attualmente valutando la situazione, le esigenze e le possibilità di accesso. Alcune di esse sono già operative in Siria, dove la guerra imperversa già da oltre 12 anni. Altre, come l’organizzazione Redog della Croce Rossa Svizzera, hanno inviato in Turchia unità di soccorso con i cani da ricerca per tentare di ritrovare i sopravvissuti tra le macerie". E infatti oggi i soccorritori svizzeri presenti sul luogo sono riusciti a salvare due persone, tra cui un neonato. Un miracolo incredibile, a quattro giorni dal devastante sisma!

 

"Di fronte all’immensità dell’emergenza, le sfide sono numerose. Innanzitutto, le condizioni estremamente difficili, con temperature sottozero e nevicate, aggravano i rischi sanitari per le migliaia di persone che si ritrovano all’addiaccio", sono i problemi più immediati.

Ma si guarda anche al futuro: "Anche l’ampiezza della catastrofe rappresenta un’immensa sfida per l’aiuto umanitario". Come afferma la direttrice Miren Bengoa, "in Siria, in particolare, questi terremoti hanno colpito un paese già in ginocchio a causa di una guerra che dura da oltre 12 anni. Già prima di questa catastrofe, milioni di abitanti dipendevano dall’aiuto umanitario e in questa regione la popolazione sta cercando di sopravvivere anche a un’epidemia di colera. Il nostro dovrà essere un aiuto a lungo termine, considerato l’impatto devastante di questo dramma".

Le donazioni a favore delle vittime di questa catastrofe possono essere effettuate direttamente su www.catenadellasolidarieta.ch, via Twint o allo sportello dell’ufficio postale con la menzione «Terremoti in Turchia e Siria».

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