BELLINZONA - Aveva detto di non essere in grado di gestire le sue emozioni. Il killer di Aurigeno pareva essere almeno in parte conscio delle sue difficoltà, emerge da un articolo de La Domenica. E questo getta ombre anche sulle cure psichiatriche cui è stato sottoposto.
L'uomo intanto è di nuovo ricoverato, questa volta in stato di fermo, alla clinica psichiatria di Mendrisio. Vi era già stato qualche mese fa, a novembre, in modo coatto, e a quanto pare ha detto allo psicoterapeuta di non riuscire a gestire quel che provava.
Dopo pochi giorni sono arrivate le dimissioni ma le minacce al custode, nuovo compagno della sua ex, sono continuate, sino al tragico epilogo.
Nell'autunno del 2022 era stata aperta una inchiesta per minacce, che però non aveva fornito sufficienti elementi per arrestarlo.