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Cronaca
16.02.24 - 08:430

Status quo sul turismo della spesa, Lucibello: "Scandaloso. Governo come Ponzio Pilato"

Il presidente dell'Associazione dei distributori ticinesi: "Ci vuole rispetto. Si vuole far passare il messaggio che è meglio andare dove costa meno"

BELLINZONA – Frenare il turismo della spesa? Meglio di non apportare cambiamenti per il Consiglio di Stato ticinese, che alle misure poste in consultazione da Berna ha risposto prediligendo lo status quo. Una decisione che ha mandato su tutte le furie il presidente dell’Associazione dei distributori ticinesi Enzo Lucibello, che ha a Tio sfoga tutta la sua incredulità. “Ma stiamo scherzando? Viene fatto passare il messaggio che ticinesi sono in difficoltà e che è meglio lasciarli andare dove costa meno”.

La proposta arrivata da Berna è quella di abbassare da 300 a 150 franchi il limite entro il quale chi fa la spesa oltre confine non paga, rientrando in Svizzera, l’IVA. “Uno schiaffo al commercio ticinese e tutti i commercianti – aggiunge Lucibello al portale -. La povertà esiste anche in Ticino e non possiamo demonizzare chi si reca in Italia per necessità. Ma la politica non può comportarsi così”.

Lucibello rincara la dose: “Il Governo sembra non avere nessuna progettualità. Ci vuole rispetto per i nostri commerci. Adotta un comportamento da Ponzio Pilato. Se ammetti che i ticinesi hanno problemi economici, perché non fai niente per risolverli? Magari abbassando le imposte cantonali?”.

Poi l’ultima provocazione al Governo: “Visto che in Italia costa meno, perché non trasferisce anche l’amministrazione cantonale oltre frontiera?”. Il dibattito è servito.

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