Economia
16.01.18 - 09:000
Aggiornamento: 19.06.18 - 15:43
Con la RSI, tremano 800 ditte. Se passa No Billag, l'azienda può disdire contratti per 40 milioni annui
Nei contratti stipulati per l'anno in corso, la RSI ha inserito la clausola di una possibile disdetta in caso di sì alle urne, senza risarcimento danni. Il giro d'affari comprende comunicazione, viaggi, ristorazione, sino a pulizie, manutenzione, sicurezza, luce e gas, per citarne alcuni
COMANO – No Billag turba i sonni non solo di chi lavora per la SSR, ma per tutta l’economia che è coinvolta e che vi collabora: se pensiamo al Ticino e alla RSI, si pensa a 40 milioni elargiti a circa 800 ditte del territorio per vari servizi.
Soldi che sono seriamente in pericolo, perché la RSI, se passasse No Billag, potrebbe disdire i contratti senza alcuna penale e per la fine del mese civile, col preavviso regolare di tre mesi, senza alcun risarcimento danni. È una clausola esistente nel rinnovo dei contratti con le aziende che hanno a che fare con la radiotelevisione, e di cui liberatv.ch ha verificato l’esistenza. “La SSR si riserva il diritto di disdire il presente contratto per la fine di un mese civile, nel rispetto di un preavviso di tre mesi, qualora siano apportate modifiche all'articolo 93 della Costituzione federale, alla legge federale sulla radiotelevisione (LRTV) o al quadro normativo di riferimento (ad es. alla Concessione) che potrebbero comportare un peggioramento del finanziamento a svantaggio del gruppo SSR. Il diritto di disdetta deve essere esercitato dalla SSR entro sei mesi dall'entrata in vigore delle rivedute disposizioni”, seguito da dettagli tecnici, come la disdetta entro sei mesi.
Insomma, a Comano ci si tutela, e in molti temono che un guadagno assicurato possa volatilizzarsi subito dopo la votazione.
Grossomodo, la RSI ha contratti con le aziende private attive nel settore della comunicazione (grafica, tipografia, gadjet) per circa 1 milione e 300’000 franchi, la stessa cifra finisce nel comparto dei viaggi (agenzie e hotel) e della ristorazione (ristoranti e catering), 2 milioni sono legati servizi legati all’architettura, all’ingegneria, alle costruzioni e all’impiantistici, poi ci sono un milione per le ditte che operano nel campo delle pulizie, della manutenzione e dello smaltimento dei rifiuti e uno per spese di sicurezza, infine uno e mezzo per elettricità, acqua e gas. Anche questi dati, confidenziali, sono stati appresi da liberatv.ch.
Un bel giro d’affari, il cosiddetto “sottobosco nascosto” che ruota attorno a un’azienda, che non si vede ma indispensabile per il suo funzionamento. Che ora rischia assieme a tutta la RSI.