Politica
02.07.17 - 15:300
Aggiornamento: 19.06.18 - 15:43
Sadis pronta, "ma deve essere il partito a ritenere la mia candidatura utile"
Il suo è il nome in alternativa a quello di Ignazio Cassis, ma Laura Sadis è pronta a scendere in campo solo se sarà il suo partito a volerlo. "Nei prossimi giorni incontrerò Caprara"
BELLINZONA - Quando si parla della successione di Didier Burkhalter e della possibilità che tocchi a un ticinese, la parola d'ordine all'interno del partito liberale è unità. Bisogna essere compatti attorno a un nome, ribadiscono in molti, lo ha fatto anche il Partito in un comunicato dell'altro giorno, motivo per cui sceglierà un solo alfiere. Secondo i pronostici, sarà Ignazio Cassis, anche perché gli altri due uomini presenti a Berna, Giovanni Merlini e Fabio Abate, si sono chiamati fuori. Potrebbe esserci la sorpresa Vitta, ma non pare molto probabile.
L'altro nome forte è quello di Laura Sadis, che ha raccolto l'appoggio dei Verdi. In diversi preferirebbero una donna, anche se fuori dal giro della politica da un po'.
Le donne liberali hanno voluto incontrare l'ex Ministra, lo ha confermato lei stessa al Caffé, Vorrebbero una donna, e gli altri nomi papabili, per il gruppo presieduto da Doris Fiala, sono il suo, quello di Keller-Sutter, quello di De Quattro e quello di Moret, oltre che della presidente nazionale Gössi.
E Sadis? Lei si dice disponibile, ma solo "se la candidatura potrà essere funzionale a una strategia vincente".
Il suo nome non è solo un'ipotesi, se è vero che "nei prossimi giorni incontrerò il presidente Bixio Caprara, e sarà presente probabilmente anche Ignazio Cassis. Quanto alle ipotesi di questi giorni..., beh, il mio nome, per la possibile rosa di candidati, è stato fatto da altri nelle scorse settimane. Non sono certo stata io a propormi. Spetta al partito ovviamente fare le proprie valutazioni e se si riterrà che la mia eventuale candidatura possa essere funzionale ad una strategia vincente... allora sarò disponibile".
Tradotto: dovrà essere il PLR a puntare su di lei, altrimenti Laura Sadis non si proporrebbe per un posto a Berna.