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24.06.17 - 22:360
Aggiornamento: 19.06.18 - 15:43

Il PLR deciso, "non ci faremo dettare il profilo del candidato da altri partiti". La corsa a Palazzo Federale secondo Abate, che non si candiderà

Il Consigliere agli Stati vede favorito Cassis rispetto a Laura Sadis, "che da un paio d'anni non gestisce un dossier. Io? Se avessi voluto essere eletto, avrei impostato la mia carriera in un altro modo"

GRENCHEN – Oggi giornata impegnativa per i partiti svizzeri: non solo l’UDC, che ha annunciato ufficialmente l’intenzione di lanciare l’iniziativa per disdire la libera circolazione, bensì anche PS e PLR si sono riuniti.

In casa liberale, si è discusso di Previdenza 2020: è stato deciso di bocciarla, seppur il partito non si  detto contrario ad una riforma delle pensioni. È solo quella proposta a non piacere.

Anche se il tema era quello, l’attenzione era concentrata sulle dimissioni di Didier Burkhalter, che oggi non era presente, ma è stato più volte elogiato. Non è stato aggiunto nulla oltre a quanto già spiegato alle sezioni cantonali in merito alla presentazione di candidati, ma un messaggio si è levato forte e chiaro: “non ci faremo dettare il profilo del candidato da altri partiti”. Dunque, sarà solo il PLR a decidere chi schierare.

Il Ticino di sicuro sarà protagonista, non con Fabio Abate però. In un’intervista di ieri all’ats, è stato lui stesso a svelare di essere stato contattato e di aver fatto sapere a vertici cantonali e colleghi di parlamento di non essere interessato. Anzi, se avesse ambito a diventare Consigliere Federale, ha svelato, avrebbe impostato la carriera in modo diverso, in particolare la scelta delle commissioni di cui far parte, la comunicazione e avrebbe accettato la vicepresidenza del partito, offertagli ai tempi. Abate ha sottolineato come il fatto che Ignazio Cassis sia capogruppo ha di sicuro fatto partire la campagna in un certo modo. Su Laura Sadis, ha fatto notare come un candidato qualsiasi in alternativa a Cassis potrebbe essere gradito a personaggi romandi, ma che l’ex Consigliera di Stato non gestisce dossier da un paio d’anni, da quando cioè ha lasciato il Governo.

Punta dunque, parrebbe, di più su Cassis, di cui non lo preoccupano gli eventuali conflitti di interessi ma piuttosto la possibilità che si possa creare un ticket anti Ticino per destabilizzarlo. Non ha citato Vitta, il possibile elemento a sorpresa.

Intanto, il PLR ha anche deciso di approvare il decreto federale sulla sicurezza alimentare, che sarà anch’esso in votazione il 24 settembre. Stessa posizione per il PS, che però sostiene con entusiasmo la riforma delle pensioni (come già detto in precedenza).
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