Politica
06.11.17 - 16:340
Aggiornamento: 19.06.18 - 15:43
"Non abbiamo mai indagato sulla stampa". Il Consiglio di Stato parla del funzionario USSI, "assunto per altri compiti. E Morini gli disse che avrebbe rilasciato interviste"
Il caso del documento giunto al Corriere del Ticino, hanno detto i Ministri, è al vaglio del Procuratore pubblico. "Il funzionario è stato assunto il 27 febbraio 2017, per gestire a livello organizzativo i centri e non solo. E a Camorino ha conosciuto due agenti ex Argo". Invece Morini...
BELLINZONA – Un altro argomento a cui hanno cercato di dare risposta i Consiglieri di Stato è quella di un’eventuale indagine su quanto era in possesso della stampa da parte di un funzionario dell’USSI. Si è parlato anche del super teste Morini.
Manuele Bertoli ha voluto precisare come “i giornali cercano di avere accesso a documenti, altrimenti non potrebbero svolgere il loro ruolo di quarto potere. Per quanto concerne il documento finito in mano al Corriere del Ticino, abbiamo chiesto informazioni al Procuratore Pubblico che deciderà cosa fare. Ovviamente, gli interventi non sono assolutamente tesi a restringere i diritti dei lavoratori di parlare coi sindacati”.
Il funzionario dell’USSI, che secondo molti avrebbe indagato sulla stampa, “è stato assunto il 27 febbraio del 2017”, ha spiegato Paolo Beltraminelli. “Il suo compito era la gestione organizzativa dei centri degli asilanti e delle attività di utilità pubbliche svolte dagli asilanti. La sua assunzione risale a dopo il caso Argo 1”.
Con due ex agenti Argo 1, assunti alla Securitas, era in contatto proprio per il fatto che i due continuavano a lavorare nel centro di Camorino, mentre con un altro agente i rapporti sono nati in ambito extralavorativo.
Manuele Bertoli ha aggiunto che “non c’è mai stata nessuna verifica sui giornalisti: un ex agente Argo ha detto al funzionario che avrebbe rilasciato delle interviste, poi non è mai stato chiesto loro se erano intenzionati a parlare alla stampa e a dire che cosa”.
L’agente era ovviamente Mario Morini. Per Beltraminelli, “le informazioni su di lui non sono arrivate tramite l’ausiliario”. Dopo aver avuto comunque la segnalazione riguardo l’assegno invalidità in Italia, come di prassi, “è stato chiesto in merito riscontro all’Italia, e le informazioni avute sono state mandate al Procuratore pubblico e al Cancelliere, il quale le ha girate a noi Ministri”.