Politica
09.06.18 - 15:400
Aggiornamento: 19.06.18 - 15:43
Rocco Cattaneo, quando una misura fiscale può aiutare il benessere dell'intero Paese. "Con più detrazioni per la cura dei figli, le donne qualificate avrebbero più incentivo a tornare a lavorare"
"Vi sono molti settori dell'economia in Svizzera che hanno necessità di risorse umane", scrive il Consigliere Nazionale liberale parlando della possibilità di aumentare le detrazioni a 25mila franchi per ogni figlio (anziché 11mila). "Un reddito più alto andrebbe a incentivare consumi e investimenti"
di Rocco Cattaneo*
Lo scorso 9 maggio il Consiglio federale ha preso un’importante decisione per quanto riguarda la conciliabilità tra famiglia e lavoro: come chiedeva il nostro partito ormai da diversi anni, il governo ha licenziato il messaggio che stabilisce di aumentare le detrazioni fiscali per la cura complementare dei figli.
Questo significa che se finora l’importo massimale di deduzioni ammontava a 11’000 franchi, d’ora in poi sarà possibile detrarre fino a 25’000 franchi per ogni figlio affidato alle cure di terzi. La famiglia è uno dei pilastri portanti della nostra società.
Da sempre ritengo che Confederazione e Cantoni debbano implementare più misure coordinate negli ambiti della fiscalità e della socialità in favore dellle famiglie allo scopo di permettere ad entrambi i coniugi, quando arrivano i figli, di continuare ad esercitare la loro professione.
Penso che questa misura sia importante soprattutto per la donna, che una volta avuti dei figli, sovente è demotivata a portare avanti la propria attività lavorativa. Questo anche perché i costi di affidare i propri figli a cure di terzi superano spesso la possibilità di detrazione. Di conseguenza i coniugi si interrogano se vale veramente la pena avere un reddito secondario.
Ecco quindi che il mercato del lavoro potrebbe beneficiare di questa misura: soprattutto le donne qualificate sarebbero più incentivate a riprendere il lavoro dopo la gravidanza. Vi sono molti settori nell’economia in Svizzera che hanno necessità di risorse umane e questa misura fiscale contribuirebbe sicuramente a colmare la mancanza di personale.
Dunque anche a livello macroeconomico gli effetti sarebbero positivi: una migliore occupazione si tradurrebbe in un livello di reddito più alto e quindi in più benessere, che andrebbe ad incentivare i consumi e gli investimenti.
Tutto ciò darebbe una spinta allo sviluppo economico e di conseguenza un incremento alle entrate fiscali per le casse pubbliche. In sintesi: una misura fiscale che renderebbe famiglie e datori di lavoro più contenti. E che porterebbe più benessere, prosperità generale e più entrate fiscali per la Confederazione. Infine ritengo importante che questa misura possa essere applicata autonomamente e in modo flessibile anche dai Cantoni.
Il messaggio è stato ora trasmesso al Consiglio Nazionale e quindi seguiremo questo dossier con molta attenzione e sostegno.
*Consigliere Nazionale PLR