BELLINZONA – Il sit-in è finito ma non certo la lotta per il cambiamento climatico. Per 96 ore, dei ragazzi si sono alternati per un presidio davanti a Palazzo delle Orsoline, col sostegno del Coordinamento cantonale Sciopero per il Clima. Nel mentre, sono state consegnate cinque lettere ai cinque Ministri, con paure e proposte per ogni Dipartimento.
Il commento finale del Coordinamento è positivo per quanto riguarda questi giorni, la strada è ancora lunga. “Il bilancio complessivo è positivo: l'azione ha avuto l'eco mediatica necessaria per lanciare le nostre proposte indirizzate al Governo cantonale. Si chiude infatti questo capitolo con la consegna dell'ultima lettera al Dipartimento delle Istituzioni presidiato da Norman Gobbi, preceduta dalla consegna di altre 4 missive indirizzate ai rispettivi capi dipartimento”, si legge.
“Il contenuto delle lettere è chiaro e manda un messaggio inequivocabile: le soluzioni per risolvere la questione climatica ci sono e devono essere attuate trasversalmente da tutti i dipartimenti. Il problema che ci apprestiamo a risolvere non è settoriale e necessità la volontà politica e lo sforzo da parte dello Stato, il quale ha la responsabilità civile e collettiva di emanare provvedimenti che regolamentino la vita economica, sociale e civile della nostra società”, prosegue la nota.
“Occorre dunque che in primis le nostre istanze vengano prese in considerazione dagli organismi democratici di questo paese e che essi promulghino delle misure nell'interesse dell'intera collettività: il clima avrà ripercussioni sulla salute, sulle risorse e sulla vita della popolazione e se non si agirà con urgenza per invertire la rotta di questo tendenza distruttrice, prevalentemente portata avanti da settori economici e finanziari influenti, non si riuscirà a fermare le devastanti conseguenze del surriscaldamento climatico”.
Non ci si ferma: “Ora, chiuso parzialmente questo capitolo dal quale attendiamo delle risposte da parte del legislativo ed esecutivo, continueremo a portare avanti altri capitoli della nostra lotta per un reale cambiamento della società e della politica: il prossimo appuntamento è il 24 maggio, occasione nella quale scenderemo nuovamente in piazza per scioperare con gli studenti del resto della Svizzera”.
Sui social, il candidato socialista al Gran Consiglio Mirko D’Urso, dicendosi orgoglioso che fra i giovani ci fossero anche allievi del suo MAT, ha lanciato una nota polemica verso i Consiglieri di Stato: “35 giovani, a turni di 5, sono stati 96 ore davanti al Palazzo del Governo. Volevano consegnare 5 lettere ai 5 consiglieri di Stato. Solo De Rosa ha ritirato di persona la lettera. Bertoli era in vacanza e ha mandato il suo assistente personale. Ma gli altri? Zali, Gobbi e Vitta? Possibile che non siano nemmeno passati per un saluto? Per un sostegno? Boh”