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26.08.19 - 16:170

Il web dà ragione a Bignasca. "In tanti hanno usato la Lega per avere una poltrona". "Senza il Nano..."

Il duro sfogo del granconsigliere fanno l'unanimità nei commenti social. "Non tutti sono leghisti veri". "Prendi le redini". "Quando si è al Governo ci si deve adeguare"

BELLINZONA – Boris Bignasca è stato molto duro verso la Lega di oggi, il suo partito, quello fondato dal padre Giuliano. Non la riconosce più ed è convinto che al Nano non piacerebbe: “la Lega delle cadreghe, la Lega che segue sempre il Governo e che non cambia mai la marcia. La Lega che non rischia, che non butta il cuore oltre l'ostacolo. La Lega che non scende più in piazza a raccogliere le firme. La Lega che non blocca i ristorni. La Lega che alza tasse e balzelli. La Lega che non combatte la burocrazia. La Lega che non lotta abbastanza contro i cassamalatari”.

Il popolo del web, tra cui sicuramente degli elettori, gli danno ragione. C’è chi dice di aver già votato per qualcun altro, visto il cambiamento (negativo) in atto. Alcuni parlano di una seconda possibilità ricevuta a aprile dal Movimento di via Monte Boglia, ma dubitano che ve ne sarà una terza.

Parte del cambiamento viene imputata all’essere entrati in Consiglio di Stato: “Purtroppo quando un partito entra nella "stanza dei bottoni" se non ha la maggioranza assoluta si deve un po' adeguare. Due, a mio parere, potrebbero essere le opzioni: l'opposizione o il maggioritario. Altra possibilità ma alquanto remota conquistare la maggioranza assoluta: con due su cinque non si può fare nulla, con tre su cinque si può decidere tutto!”.

Per molti, la morte del Nano ha segnato un punto di non ritorno. Anzi, il fondatore, scrivono alcuni internauti, avrebbe espulso alcuni membri. “Troppa gente che vi ha usato per i propri interessi. Gente che veste Lega ma risponde ad altri partiti. Non esiste più una sana opposizione. Non si ha coraggio e si va avanti ad accordi dimenticando le esigenze della popolazione”, è l’accusa di qualcuno.

Essere entrati nel Movimento ‘diverso’ per conquistarsi un posto al sole: non è l’unico a scriverlo. “Serve probabilmente gente nuova, ma non quelli coi piedi caldi ma quelli che vivono la vita reale tutti i giorni tutti i fine mese con le bollette da pagare che devono scegliere se pagare la fattura oppure concedersi una pizza”. “Non tutti i leghisti sono.... leghisti veri. Altri si sono camuffati per avere una poltrona”. “La Lega è diventata un partito di maggioranza e ciò ha permesso a molte persone di approfittare del suo successo per prendere incarichi pubblici o di mantenerli senza difficoltà. Che non tutte queste persone fossero dei leghisti "della prima ora" era però chiaro anche a voi (o avrebbe dovuto esserlo); per cui è ovvio che da queste persone non puoi pretendere che agiscano come leghisti nel senso che intendeva tuo padre”. “Purtroppo in troppi usano la Lega per entrare nelle commissioni, nei consigli comunali o nella politica in generale ma in realtà fanno interessi propri o di altri partiti”. 

“La Lega è un po che è al governo e non che sia cambiato molto (se vogliamo essere precisi, è di poche settimane fa il record di frontalieri assunti) e ci siamo anche un po’ scocciati di dare sempre la colpa agli altri partiti (PPD, PLR etc...). Sarebbe ora di fare, invece di parlare...”, invita un utente.

Nessuno, ad ogni modo, dà torto a Bignasca, sulle bacheche social dei media ticinesi e dello stesso granconsigliere. Però l’invito è ad agire: c’è chi ricorda il blocco dell’autostrada da parte del Nano e chi vuole che suo figlio prenda le redini. Lo sfogo cambierà qualcosa?

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