di Marco Romano*
Lungimirante decisione del Consiglio federale (finalmente!).
Stop all’Accordo Quadro in questa forma: le richieste e l’atteggiamento dell’Unione europea rendevano impossibile una chiusura che garantisse il rispetto della nostra sovranità, delle nostre istituzioni e dei salari. Le differenze erano insormontabili ed è giusto non chinarsi!
La Svizzera non può e non deve essere sottoposta alla Direttiva sulla cittadinanza europea e riprendere ogni disposto legislativo europeo. Chiaro, ci saranno ripercussioni, i toni potrebbero divenire accesi, ma la Svizzera deve esigere discussioni/soluzioni che rispettino le palesi differenze tra la democratica e federalista Confederazione e la tecnocratica e centralista Bruxelles.
Non crolla il mondo, la Svizzera ha tutti gli strumenti per gestire anche le conseguenze negative, rapporti costruttivi sono nell’interesse delle parti. Niente disfattismo o proclami bellicosi, fiducia nella forza del nostro Paese!
*Consigliere Nazionale PPD