Interrogazione di Massimiliano Robbiani e Boris Bignasca*
Giovedì sera, poco prima delle 19, si è consumata l’ennesima rapina in un distributore di benzina situato nel Mendrisiotto.
Dopo una breve pausa dovuta alle restrizioni della mobilità causa il Covid-19, i turisti delle rapine, provenienti dalla vicina penisola, si sono nuovamente fatti vivi, passando, come sempre, dai diversi valichi incustoditi.
Purtroppo l’attuale paradosso è che per bere un caffè al bar bisogna presentare il covid pass con carta d’identità o passaporto, ma per passare dall’Italia alla Svizzera basta trovare un valico incustodito e il gioco è fatto. Pure questa volta non c’è scappato il morto, ma non possiamo ogni volta sperare nella buona sorte.
Pertanto dopo questa breve premessa chiediamo quanto segue:
- Dopo questa nuova rapina, nei soliti distributori, e guarda caso nella solita regione di confine, il Consiglio di Stato intende nuovamente farsi avanti verso Berna per chiedere che tutti i valichi siano custoditi?
- Non ritiene opportuno il Consiglio di Stato, perlomeno, chiudere i valichi secondari nelle ore serali? Oppure, vista la situazione di criminalità, chiuderli definitivamente?
- I titolari dei distributori di benzina, dopo le continue rapine, come si sono adoperati per, perlomeno, garantire la sicurezza dei dipendenti?
*deputati Lega dei Ticinesi