BELLINZONA - Manca parecchio tempo a aprile 2023, quando si eleggerà il nuovo Consiglio di Stato ticinese, eppure la campagna elettorale, almeno a sinistra, pare essere già partita. Dopo Manuele Bertoli, la trasmissione di TeleTicino “Detto tra noi XL” ha ospitato Amalia Mirante, anche lei rappresentante del Partito Socialista, che, al contrario del Ministro attualmente in carica, si è detta pronta a scendere in campo.
La posizione di Bertoli
Bertoli settimana scorsa aveva confermato la sua idea di concludere l'esperienza a Bellinzona nel 2023. Peraltro, per potersi ricandidare dovrebbe chiedere una deroga al Congresso, avendo già avuto tre mandati. E a quanto pare nemmeno il co-presidente Fabrizio Sirica sembrerebbe essere impaziente di rimetterlo in lista (leggi qui).
Mirante non ha dubbi. E sull'alleanza PS-Verdi-PC...
Per un Bertoli che forse uscirà di scena (la decisione non è ancora stata presa, ha detto), una Mirante che invece vuole essere in lista. “Chiederò la fiducia al congresso del Partito Socialista per poter essere sulla lista del Consiglio di Stato”, ha infatti detto.
E se il suo nome non dovesse essere fatto dalla Commissione cerca (ma l'economista lo ritiene improbabile), si proporrà direttamente al Congresso.
Amalia Mirante ha le idee chiare non solo sul PS e sulle sue intenzioni ma anche sulla possibile alleanza a sinistra, con Verdi e PC. E se si parla insistentemente di una lista con due socialisti, due verdi e un comunista, lei non è per niente d'accordo. "Bisognerebbe rispettare la forza delle parti in campo. I dati di tre anni fa ci dicono che quattro voti su cinque arrivano dal PS. La lista rossoverde dovrebbe rispettare queste proporzioni”.
A suo dire, in ogni caso, al momento un raddoppio a sinistra non è possibile, bisogna mantenere il seggio.