ROMA - La nuova legislatura in Italia comincia da... Ignazio La Russa. È lui infatti il presidente del Senato eletto dalla maggioranza di centro-destra che ha trionfato alle elezioni, non senza però qualche polemica.
La Russa ha ottenuto la maggioranza con 116 voti a favore. Non ha avuto però i voti da parte di Forza Italia. Anzi, si è vista in aula una scena di tensione tra lui e Berlusconi, che lo avrebbe mandato a quel paese. In una nota, il Cavaliere scrive come " in una riunione del gruppo di Forza Italia al Senato è emerso un forte disagio per i veti espressi in questi giorni in riferimento alla formazione del governo. Auspichiamo che questi veti vengano superati, dando il via ad una collaborazione leale ed efficace con le altre forze della maggioranza, per ridare rapidamente un governo al Paese".
Insomma, La Russa non fa l'unanimità. "Anche in questa legislatura ci si aspetta e si parlerà di riforme. Non dobbiamo favoleggiare il 'tutto e subito', ma soprattutto non bisogna temerle. Bisogna provare a realizzarle insieme. E al Senato può spettare il via alla necessità di aggiornare - non la prima parte che è intangibile - ma quella parte della Costituzione che dia più capacità di dare risposte ai cittadini e di appartenere alla volontà del popolo", è stato il suo primo discorso.
"Il mio è un compito di servizio, non devo cercare oggi agli applausi, non devo dire parole roboanti o captare la vostra benevolenza. Lo dovrò fare ogni giorno, le scelte che dovrò fare a volte piaceranno a volte non piaceranno. Non c'è bisogno di parole che suscitano un applauso, ma solo di una sincera promessa: cercherò con tutte le mie forze di essere il presidente di tutti", ha aggiunto.