BELLINZONA - "Oggi gli agenti di sicurezza nei centri d’asilo non possono più alzare nemmeno la voce, perché partono prontamente le denunce": per la Lega è ora di dire basta ad accuse infamanti e manifestazioni contro le presunte violenze di Polizia e agenti di sicurezza. L'ultimo presidio è stato quello del collettivo R-Esistiamo, che ora denuncia il caso di un algerino malmenato due volte nel giro di poco tempo. Destinato a lasciare la Svizzera per decisione della SEM, sarebbe stato interdetta l'ingresso al centro asilanti.
La Lega non ci sta e si scaglia contro R-Esistiamo, che su questa storia ha inviato un comunicato ai media. "Lanciano accuse pesanti e infamanti nei confronti delle forze dell’ordine; raccontano i fatti con la loro distorta visione delle cose e gettano discredito su tutto il lavoro che viene fatto. Lavoro che costa soldi, molti soldi del cittadino contribuente ticinese e svizzero. Sanno – loro i falsi migranti - che ci sono le solite organizzazioni che raccolgono e divulgano tutto quanto vien detto per raggiungere il loro fine: aprire le porte a tutti, buttare all’aria la politica d’asilo, far saltare le istituzioni e chi cerca di garantire la legalità", si legge nella nota.
Ma non piace nemmeno l'operato della RSI. Per la Lega dei Ticinesi "è giunto il momento di dire “Basta”! Basta con i comunicati stampa e le manifestazioni di una manciata di persone (sempre le stesse!) del collettivo R-esistiamo, riprese dai nostri media, soprattutto con la RSI in prima fila a far da grancassa. Basta dare credito a tutto quanto viene raccontato da qualsiasi richiedente l’asilo, senza alcuna controprova. Basta considerare le forze dell’ordine degli aguzzini e i collaboratori nei centri della SEM dei boia. Basta insomma a questa narrazione, montata ad arte e priva di ogni fondamento".
La realtà è ben altra, per il Movimento di via Monte Boglia: "oggi gli agenti di sicurezza nei centri d’asilo non possono più alzare nemmeno la voce, perché partono prontamente le denunce. Si dimentica infatti che gli agenti di sicurezza sono chiamati in primo luogo a proteggere i veri rifugiati (famiglie con bambini, ecc.) dai falsi rifugiati (giovani maschi, violenti e irrispettosi). Se dessimo ascolto ai farlocchi comunicati crederemmo che la vita all’interno dei centri sia un inferno. Invece, spendiamo centinaia di milioni di franchi per la politica d’asilo e per la politica d’integrazione, e in questi giorni il Consiglio federale ha chiesto ancora più soldi per l’asilo: parliamo di 133 Milioni di franchi! È ora di dire “Basta!” a chi vuole solo denigrare la Svizzera, il suo Popolo e le sue istituzioni!"