LUGANO – EOC contro Cardiocentro, atto… ennesimo. Nonostante la raccolta firme riuscita con grandi numeri porterà la questione alle urne, oggi c’è stato un duro comunicato della Fondazione Cardiocentro contro l’Ente Ospedaliero Cantonale.
A essere sotto accusa è "un volantino rivolto al personale del Cardiocentro, in cui si invitano i collaboratori a prendere singolarmente contatto con l’Ente attraverso un apposito indirizzo e-mail, con la scusa di regolare la propria posizione contrattuale. Il tutto benché la legge sancisca con chiarezza che, con il passaggio del patrimonio del Cardiocentro all’EOC – indipendentemente dall’esito della votazione popolare – vi sarà l’automatico trasferimento di tutti i contratti di lavoro esistenti.
A comunicarlo è proprio la Fondazione Cardiocentro, che attacca: “Si tratta dell’ennesimo attacco alle spalle da parte dei vertici dell’Ente ospedaliero. E tale atteggiamento scorretto, strafottente e spregiudicato, disintegra quella poca fiducia rimasta per instaurare un dialogo costruttivo tra le parti. Il tentativo di manipolazione e strumentalizzazione del personale certifica inoltre una gravissima ingerenza negli equilibri gestionali e aziendali di una clinica, indipendente a tutti gli effetti. Il Consiglio di Fondazione e la Direzione del Cardiocentro si riservano di agire in ogni sede contro questi comportamenti”.
Nel frattempo “si chiede l’immediato e fermo intervento da parte del direttore del DSS, nonché membro del Consiglio d’Amministrazione dell’EOC, affinché tali azioni irresponsabili di sabotaggio contro il Cardiocentro e il suo personale cessino all’istante”.
Per poi chiudere con un affondo: “Il Consiglio di Fondazione e la Direzione del Cardiocentro ricordano infine ai vertici dell’Ente ospedaliero cantonale, che la loro carica non li pone al di sopra dei diritti popolari e della democrazia diretta. Il maldestro tentativo di imporre la propria visione, scavalcando Governo e Parlamento che stanno attualmente esaminando l’iniziativa Grazie Cardiocentro sottoscritta da 17’000 cittadini, segnala soltanto l’arroganza e il senso di onnipotenza di chi attualmente dirige l’EOC”.