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Il Blog di Don Gianfranco
25.09.22 - 11:090

Mai più la guerra

Don Gianfranco Feliciani: "Non ci resta che pregare, ma nel senso più vero e intelligente del termine"

*Di Don Gianfranco Feliciani

La guerra in Ucraina conosce in questi giorni un’escalation preoccupante: il capo del Cremlino, in un momento di palese difficoltà militare, non ha esitato a minacciare l’Occidente con lo spauracchio delle armi nucleari. “È una follia! Sono dei pazzi quelli che credono di poter risolvere i problemi con le armi atomiche”, ha immediatamente risposto papa Francesco.

Il mondo intero è scosso da un senso di smarrimento e di angoscia. Non ci resta che… pregare, ma nel senso più vero e più intelligente del termine, che è quello di riflettere, interrogandoci sull’oscuro mistero della violenza annidata nel cuore dell’uomo.

Come Svizzeri ripensiamo alla nostra storia e guardiamo a San Nicolao della Flüe (la memoria liturgica ricorre il 25 settembre), il quale è considerato da tutti come il Santo della Pace. Profondamente ferito per le atrocità di ogni guerra, Bruder Klaus si adoperò per realizzare la pace con l’Austria (1473) e soprattutto tra i suoi confederati. Infatti, dopo la
guerra vittoriosa contro Carlo il Temerario, duca di Borgogna (1474-1477), i confederati si scontrarono e si divisero tra Cantoni-città e Cantoni-campagna, preparandosi ad una battaglia fratricida cruenta. Il motivo della discordia era generato dalle opposte vedute circa la ripartizione del bottino di guerra e dall’ammissione di Friborgo e Soletta nella
Confederazione.

Ma il 22 dicembre del 1481 la Dieta di Stans, grazie all’intervento di Nicolao, trovò miracolosamente la strada della riconciliazione. Nello stesso giorno venne firmato il Patto di Stans ed accolti nella Confederazione Friborgo e Soletta. Nonostante la scissione religiosa avvenuta qualche decennio dopo con la Riforma, il Patto di Stans costituì la base del diritto pubblico elvetico e favorì la presa di coscienza dell’astensione della Svizzera da ogni conflitto armato (1515) per un impegno di neutralità attiva che la rese e la rende ancora oggi sede “super partes” della Croce Rossa Internazionale, delle Nazioni Unite e di molte altre organizzazioni mondiali. Il miracolo operato da San Nicolao fece sì che cattolici ed evangelici lo considerassero il Padre della Patria.

Se oggi esiste una Svizzera unita, pur nelle sue diversità, lo si deve massimamente a lui. Memorabili e più vere che mai rimangono le sue parole fatte pervenire alla Dieta di Stans, quando la piccola Svizzera si trovava sull’orlo di una guerra civile che avrebbe potuto annientarla definitivamente: “La pace è sempre in dio, perchè dio è la pace e la discordia sarà distrutta".

*Arciprete di Chiasso

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