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Il Blog di Don Gianfranco
13.10.24 - 11:180

Don Feliciani sulle spedizioni punitive dei ragazzini: "Giovani schizzati e adulti spiazzati…"

"Questi nostri ragazzi, ancora una volta, sono soltanto la punta di un iceberg. Ma sono loro però quelli che pagano il tributo più alto a una società fortemente smarrita"

di Don Gianfranco Feliciani

Cattura subito la mia attenzione il titolo vistoso della prima pagina del giornale: “GIOVANISSIMI E VIOLENTI: L’ETÀ È SEMPRE PIÙ BASSA”. E commenta: “Prosegue a ritmo serrato una delle più grosse inchieste in Ticino condotta dalla Magistratura dei minorenni. Parliamo di quella che vede indagati diciannove ragazzi, diciotto dei quali minorenni (tra i 14 e i 17 anni) per le spedizioni punitive a danno di presunti pedofili” (Corriere del Ticino, 9 ottobre 2024).

Ragazzini delinquenti e schizzati sempre più alla ribalta! C’è di che rimanere allibiti, ma dentro un silenzio carico di un significato imbarazzante. Perché questo grave fenomeno mette il dito sulla piaga della responsabilità educativa degli adulti, divenuti sempre più timidi e incerti. Si è scatenato un malessere, un disagio, una violenza nel cuore di un gran numero di giovani, si direbbe, direttamente proporzionale al numero di adulti educatori spiazzati e latitanti. Questi nostri ragazzi, ancora una volta, sono soltanto la punta di un iceberg. Ma sono loro però quelli che pagano il tributo più alto a una società fortemente smarrita.

Dopo la “società industriale” e la “società dei divertimenti”, stiamo forse per entrare nella “società distruttiva”? Cosa sta succedendo? Insomma, quando una società non ha più forti ideali verso i quali rivolgersi, l’individuo si sente vuoto e inutile, e tutta questa insoddisfazione deve trovare uno sfogo. La si dirige allora contro la cerchia più immediata o contro se stessi, e nasce così la violenza distruttrice.

È urgente riconoscere che il disagio attuale rimanda a domande insopprimibili di natura etica, filosofica e religiosa. Chi è l’uomo? E qual è il suo destino? Oggi, il più grave ostacolo da superare in materia di educazione giovanile è precisamente il silenzio su Dio e sul mistero dell’uomo. Il cuore dei giovani reclama: ha fame e sete di infinito, di felicità, di amore. E l’essere umano è soprattutto il suo cuore!

Ha scritto Antoine de Saint-Exupéry nel suo celebre romanzo “Il piccolo principe”: “Esiste un solo problema, uno solo sulla terra. Come ridare all’umanità un significato spirituale e suscitare una inquietudine dello spirito. È necessario che l’umanità venga irrorata dall’alto e scenda su di lei qualcosa che assomigli a un canto gregoriano. Vedete, non si può continuare a vivere occupandosi soltanto di frigoriferi, politica, bilanci e parole crociate, Non è possibile andare avanti così”.

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