BERNA – Il caso di Alvaro Lojacono Baragiola sembrerebbe essere senza sbocchi. L’ultima ratio era infatti quella di ritirargli la nazionalità elvetica, che ha acquisito, per sua stessa ammissione, per sfuggire alla giustizia italiana.
Infatti, l’estradizione non è possibile, come è stato specificato, e neppure fargli scontare la pena in Svizzera, come lui vorrebbe.
Ma anche per quanto concerne la nazionalità vi è un problema. La revoca si può fare, se la sua condotta è di grave pregiudizio agli interessi del paese, secondo l’articolo 42 della legge sulla cittadinanza svizzera. Baragiola, però, ha solo il passaporto elvetico.
L’ha infatti acquisito nel 1986, mettendo la residenza a Croglio, e per fare ciò ha dovuto rinunciare a quello italiano, come dicevano le leggi di allora: era in vigore infatti quella del 1912.
Non si sa se l’Italia sia consapevole che l’ex BR non ha più nessun documento italiano.