VIGANELLO – Fece discutere moltissimo la morte di un 35enne, deceduto a seguito di un pestaggio a metà dicembre scorso alla Pensione La Santa a Viganello, mettendo in luce un mondo di vite difficili legate alla droga e alla violenza.
Due gli imputati, un 34enne austriaco, che sarebbe stato l’esecutore materiale del pestaggio, e un 43enne del Mendrisiotto. Quest’ultimo, riferisce la RSI, aveva riacquistato la libertà provvisoria da inizio mese. Nei giorni scorsi è deceduto, probabilmente a causa di un’overdose.
A essere giudicato sarà dunque solo il 34enne austriaco, che dopo averla picchiato aveva trascinato la vittima nella sua stanza. Per lui si aggiungerebbe una nuova accusa, omissione di soccorso, perché parrebbe che il 35enne non sia morto immediatamente ma diversi minuti dopo il pestaggio. Il sangue fuoriuscito sarebbe confluito nelle vie respiratorie, bloccandole e causandone il decesso.
Se il 34enne e l’uomo morto nei giorni scorsi avessero allertato i soccorsi, probabilmente la vittima si sarebbe potuta salvare. Da qui, l’omissione di soccorso (a carico di entrambi gli imputati, dato che quando è stata formulata il 43enne era ancora vivo).