LOCARNO - La morsa del caldo e dell’umidità non accenna a diminuire. Sarà ancora una settimana di passione, e non solo in Ticino. L’allerta canicola di grado 3, fa sapere Meteo Svizzera, sarà estesa da oggi anche alla Svizzera romanda - a Ginevra si prevedono 38-39 gradi - e nordoccidentale e al Vallese. E non si esclude che il “warning” venga aggiornato al grado 4, il massimo della scala.
“Non sono tanto le temperature massime a essere eccezionali, quanto la durata del caldo, ampiamente sopra le medie pluriennali – dice il meteorologo Matteo Buzzi intervistato oggi dal Corriere del Ticino -. Nel mese di giugno, le temperature sono state decisamente sopra la norma, e luglio sarà molto simile. Anche le previsioni per il mese di agosto lasciano intuire che le temperature saranno ben al di sopra della media”. Quella del 2022 sarà dunque un’estate eccezionale, la seconda più calda da che esistono le misurazioni, seconda solo a quella del 2003 quando a Grono vennero superati i 40 gradi e a Locarno Monti il termometro sfiorò i 38.
“L’ondata di caldo che da alcuni giorni attanaglia la penisola iberica – si legge sul blog di Meteo Svizzera aggiornato ieri - sta spostando lentamente il suo baricentro verso l’Europa centrale e interesserà vieppiù l’intera Svizzera (…). Due sono le strutture meteorologiche principali che stanno determinando il tempo dell’Europa da alcuni giorni: un anticiclone che si estende dall’Atlantico all’Europa sudorientale e una depressione in quota al largo del Portogallo. L’anticiclone e la relativa dorsale in quota stanno garantendo molta stabilità e cieli sereni o poco nuvolosi, così che l’irradiazione solare sull’Europa centrale è in questi giorni quasi indisturbata. L’anticiclone europeo sposterà gradualmente il suo centro verso est e al contempo la corrispondente dorsale anticiclonica in quota inizierà pure a muoversi lentamente verso est. Di conseguenza la massa d’aria molto calda presente attualmente fra la penisola iberica e la Francia si muoverà dapprima verso nord e in seguito anche verso la regione alpina. Ci attendiamo dunque nella prima parte della settimana un aumento delle temperature a nord delle Alpi. A sud delle Alpi la massa d’aria rimane per contro sostanzialmente la medesima, calda e vieppiù umida”.
Ma chi spera in qualche acquazzone rinfrescante rimarrà probabilmente deluso. “I temporali attesi a nord delle Alpi verso metà settimana, al sud non avranno particolari effetti e pertanto l’allerta di livello 3 sarà soddisfatta fino almeno alla fine della settimana, mentre quella per un livello 4, seppur non lontana, non sembra che sarà raggiunta in modo generalizzato”.
Oltre a essere eccezionalmente calda – annota Buzzi - quest’estate è anche particolarmente siccitosa: “Gli ultimi temporali risalgono al 4 luglio, ma le piogge non sono state particolarmente consistenti. Le precipitazioni sono rimaste sotto la media nel mese di giugno, e probabilmente lo saranno anche a luglio”. Nel Luganese è scesa finora solo la metà dell’acqua che dovrebbe cadere in questo periodo - solo 364 millimetri su circa 800 - mentre nel Mendrisiotto il livello delle precipitazioni registra addirittura un calo del 60%.