LUGANO - La monogamia rischia di essere "una prigione, foriera di contrasti e divisioni all'interno della coppia”, dove è auspicabile trovare "un equilibrio senza fedeltà dei corpi". Le tesi del libro del conduttore de La Zanzara in onda su Radio24 Giuseppe Cruciani, dal titolo 'Coppie', sono destinate a far discutere. Sarà ospite a Endorfine Festival, in una conversazione dove l'amore sarà sicuramente centrale ma non l'unico tema. E ha una sua precisa idea anche in merito alla sessualità a scuola, esposta dopo essere stato sollecitato sul tema dell'agenda: non va trattata prima dei diciotto anni.
Parlando del libro in una intervista, ha dichiarato che "la monogamia dei corpi è una chimera, un’illusione che si infrange perché è contronatura, anche se noi non smettiamo mai di rincorrerla promettendoci una cosa, la fedeltà, che non esiste. Per secoli ci hanno insegnato che il tradimento è un peccato grave. Io penso che in caso di tradimento non ci si dovrebbe separare".
Auspica, e vive, una vita sessuale fluida, non legata alla fedeltà a un solo partner, almeno a livello fisico. E in un'altra intervista ha detto: "Tradire fa bene alla coppia: l'amore infinito e indeterminato può esserci nei sentimenti, ma non nei corpi. Il tradimento non è altro che la conseguenza dell'inevitabile attrazione che proviamo verso un'altra persona: non esaudire quel desiderio porta all'infelicità, che poi si trasferisce nella vita di coppia. E basta ipocrisia: inutile parlare di rispetto e promettersi fedeltà eterna quando poi le cose si fanno di nascosto. Parlatevi, confessatevi: più una coppia è trasparente e più sarà solida".
Con queste premesse, i colleghi di tio gli hanno chiesto che cosa pensa della polemica relativa alle pagine dedicate al gender fluid sull'agenda scolastica ticinese. Molti politici si sono opposti alla sua diffusione, in particolare presso bambini delle elementari, sino a che alcuni comuni hanno deciso di non consegnarla. Cruciani ha le idee chiare: "Ovviamente senza il consenso preventivo degli insegnati, della suola, dei genitori e dei ragazzi è assurdo farlo. È fuori dal mondo una cosa del genere, in primis senza il l'ok delle famiglie. Non mi preoccupo che queste immagini di cui mi parli influenzino gli studenti e che poi tutti si diventi "fluidi", il punto è che prima della maggiore età non si deve affrontare il tema sessualità a scuola. Non ce n'è bisogno. La scuola non deve occuparsi di tutto".