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Cronaca
21.01.24 - 15:270
Aggiornamento: 22.01.24 - 09:00

"Ci avete rotto le tasche", in 8mila in piazza contro i tagli dello Stato. Morisoli: "Orgogliosamente responsabile"

Il capogruppo UDC: "Bisogna capire che l'alternativa è il "non decreto", bensì l'aumento delle imposte per coprire i buchi"

BELLINZONA – Sono state 8mila le persone che ieri hanno partecipato alla manifestazione organizzata dal Comitato “Stop ai tagli”. Una mobilitazione contro i 130 milioni di tagli previsti da preventivo sui sussidi di cassa malati, sui salari dei dipendenti statali. Il comitato organizzatore l’ha definita “un’occasione per difendere il servizio pubblico, di cui tutti e tutte abbiamo bisogno”.

“Da curanti a malati il passo è breve”, “stop ai tagli”, “ci avete rotto le tasche”, “vergogna”. È il tenore di alcuni degli striscioni esposti durante la manifestazione da chi è sceso in piazza a protestare.

La Domenica ha intervistato Sergio Morisoli, il cui decreto sui tagli porta il suo nome. “Mi sento orgogliosamente responsabile. Il decreto non fa altro che obbligare la politica a rispettare la disciplina finanziaria e la Costituzione. Il decreto, inoltre, pone tre condizioni chiare: quella di non aumentare le imposte, di non tagliare le prestazioni ai più bisognosi e di non riversare i costi sui Comuni”.

Morisoli afferma di “capire le motivazioni che muovono queste persone. Si tratta di categorie di persone che manifestano legittimamente per mantenere dei diritti ma anche dei privilegi. Ma è lo stesso popolo che, due anni fa, ha chiesto a Governo, Parlamento e amministrazione di mettere in ordine i conti”.

Il capogruppo UDC difende il ‘suo’ decreto: “Bisogna capire che l’alternativa è il “non decreto”, bensì l’aumento delle imposte per coprire i buchi. È la considerazione della funzione pubblica che deve cambiare, anche dal punto di vista a della remunerazione. Colpa di un sistema salariale che crea palesi ingiustizie tra chi merita e chi no. Il sistema va cambiato”.

Al domenicale, Morisoli ha parlato anche della recente candidatura di Marco Chiesa in Municipio di Lugano e dell’impressione che l’UDC voglia ‘mangiarsi’ la Lega. “Il nuovo coordinatore (Norman Gobbi, ndr) è mezzo UDC, quindi li abbiamo già conquistati. Scherzi a parte, Chiesa ha ribadito che non correrà per fare il sindaco. L’obiettivo è allestire una lista forte, perché con le liste forti si vincono le elezioni”.

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