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22.11.17 - 12:080
Aggiornamento: 19.06.18 - 15:43

PPD e Beltraminelli soli e accerchiati. "Lasci temporaneamente la guida della Divisione dell'azione sociale e delle famiglie"

Tempo fa lo chiese il PS, adesso si accorda il PLR con Alex Farinelli, e la Lega con Daniele Caverzasio e la Destra con Gabriele Pinoja si dicono d'accordo, mentre i Verdi con Francesco Maggi restano sulla richiesta di dimissioni. Maurizio Agustoni, "vedo uno scollamento coi Consiglieri di Stato"

BELLINZONA – Clamoroso! Il PPD e il suo Ministro Paolo Beltraminelli sono stati lasciati soli: attraverso i capogruppo degli altri partiti, emerge la volontà di togliere, almeno momentaneamente, la direzione della Divisione dell’azione sociale e delle famiglie (DASF).

A prendere la parola, su La Regione, è dapprima il liberale Alex Farinelli. “Il Consiglio di Stato dovrebbe fare a questo punto una riflessione e domandarsi se non occorra adottare delle misure per riportare tranquillità nell’Amministrazione e ridare credibilità alle istituzioni, sia l’una che l’altra compromesse dal caso Argo 1. Ritengo che una misura, anzi la misura, sia l’assegnazione temporanea della conduzione politica della Divisione dell’azione sociale e delle famiglie allo stesso governo o al supplente in Consiglio di Stato di Beltraminelli”, ha detto.

Un parere in linea con quanto chiesto tempo fa dal PS, il cui capogruppo Ivo Durisch conferma: “Quando avanzammo la proposta il Consiglio di Stato rispose confermando la fiducia a Beltraminelli e sostenendo che i fatti a cui ci riferivamo erano risalenti ad anni prima, mentre allo stato attuale risultava tutto sotto controllo. In realtà si è visto che proprio ‘tutto sotto controllo’ non è…”.

I Verdi erano andati addirittura oltre, domandando le dimissioni, e Francesco Maggi rimane della sua idea. “Con un suo passo indietro, non sarebbe stata necessaria la Commissione parlamentare d’inchiesta”, spara. “Ma almeno l’esautorazione parziale…”.

E gli altri? “È un passo auspicabile. Se Beltraminelli resta alla guida della Dasf, qualsiasi cosa oggi venga fuori sul caso Argo 1 alimenterebbe retro pensieri”, ha dichiarato il leghista Daniele Caverzasio, mentre è stato ancor più duro il rappresentante de La Destra Gabriele Pinoja: “Beltraminelli non ha più in mano la Divisione dell’azione sociale. È opportuna l’assunzione temporanea da parte del governo o del supplente di Beltraminelli della responsabilità politica della DASF Cosa che permetterebbe alla Commissione parlamentare d’inchiesta e al perito designato dal governo di lavorare con maggiore serenità”.

Il PPD, insomma, è solo e accerchiato. Il suo capogruppo Maurizio Agustoni non vede il senso della misura, e difende Beltraminelli attaccando: “Constato lo scollamento fra i capogruppo e i rispettivi Consiglieri di Stato. L’Esecutivo ha ribadito più volte la propria fiducia a Beltraminelli e io rispetto tale decisione, a differenza dei colleghi”. Sottolinea poi il fatto che i funzionari coinvolti nel caso Argo 1 siano stati esautorati dal settore dell’asilo o non lavorano più per lo Stato, e che probabilmente il Ministro è intervenuto nei confronti di Bernasconi, dato che non sono più partite email inopportune, dopo quella per la sospensione dell’agente della Securitas.

Ma la novità è proprio politica: non è un solo partito, o al massimo due, a chiedere un passo indietro di Beltraminelli, bensì c’è il parere concorde di tutti.
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