BELLINZONA – Mentre si moltiplicano le manifestazioni e le donne che vi partecipano, chiedendo a gran voce la parità dei diritti, c’è chi va contro corrente. È un comunicato provocatorio, ma che non mancherà di far discutere, quello dei Giovani UDC. La loro teoria è semplice: pari diritti, pari doveri!
“I Giovani UDC Ticino sono convinti che in una società moderna come la nostra, oltre ai pari diritti richiesti a gran voce dai movimenti femministi, occorrano anche pari doveri. Questo per mantenere coerenza e non cadere nell'ipocrisia”, si legge.
Dunque: “Pertanto i Giovani UDC, al fine di preservare la coerenza e di sostenere le rivendicazioni dei vari movimenti femministi richiedono che in tutti i settori donne e uomini vengano trattati in modo uguale. Pertanto riteniamo che la Confederazione debba adoperarsi per un innalzamento dell'età per il pensionamento delle donne in modo da eguagliarla a quella maschile, per evitare quindi discriminazioni di genere. Le donne sono chiaramente capaci di lavorare come gli uomini, perché devono quindi andare in pensione prima?”, è la domanda che pongono.
Un altro tema è il servizio militare. “Sempre in nome della parità di diritti e di doveri i Giovani UDC richiedono anche che l'obbligo di prestare servizio militare (o civile) venga esteso anche a tutte le donne svizzere in grado di prestare servizio. In questo modo si andrebbe a dare al nostro esercito potenziale in più per assolvere al meglio i suoi compiti”.