BERNA – La Svizzera sul miliardo di coesione sceglie di non decidere. La Commissione della Politica Estera del Nazionale ha infatti rinviato il tema del miliardo di coesione da concedere all’UE a fine ottobre, ovvero dopo le elezioni.
E Marco Chiesa non ci sta, commentando con un furibondo post.
"Oggi durante la seduta della Commissione della politica estera mi sarei aspettato un Centro coriaceo, determinato e coerente. E invece solo interventi molli, imbarazzanti e finalizzati a pararsi il "cadreghino", scrive.
"Dopo aver pubblicamente giurato e spergiurato che non avrebbero mai concesso il miliardo di coesione se la Svizzera avesse subito delle misure discriminatorie da parte dell'UE, eccoli a chiedere e ottenere grazie al sostegno della sinistra, il rinvio della decisione a dopo il 20 ottobre".
"Forse per loro il mancato riconoscimento della borsa svizzera era un premio e le parole dell'ambasciatore Matthiessen che senza mezzi termini è saltato alla gola della Svizzera minacciando che in caso di fallimento dell’accordo quadro, il nostro Paese sarebbe stato mangiato dall’UE, era un cortese invito a cena", ironizza.
"È chiaro che PLR e PPD stanno preparando la fregatura ma preferiscono servirla dopo le elezioni, a urne chiuse! Non sia mai che un qualche elettore non apprezzi questa strana maniera di fare gli interessi della Svizzera", conclude amareggiato.
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