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Il Blog di Don Gianfranco
08.05.22 - 12:210

Don Feliciani: “State molto attenti a far piangere una donna…”

"La questione del rapporto scienza-fede continua ad appassionarmi, soprattutto perché vi scorgo una vecchia contrapposizione mai finita di chiarire"

di Don Gianfranco Feliciani

 

La questione del rapporto scienza-fede continua ad appassionarmi, soprattutto perché vi scorgo una vecchia contrapposizione mai finita di chiarire. Nonostante l’immenso progresso compiuto sia dalla riflessione teologica che scientifica l’argomento resta ancora per molti un tabù. Quanti (ahimè, anche nell’ambito della scuola) continuano a contrapporre la creazione da parte di Dio al “big bang”, i mitici Adamo ed Eva agli uomini preistorici, e a dedurre dal racconto biblico della Genesi la tesi scientifica del creazionismo. Ma le ragioni del credere non sono legate all’interpretazione scientifica delle origini del mondo. Scienza e fede rappresentano invece modalità differenti di accostamento alla stessa realtà: la scienza indaga sul “come” e la fede sul “perché” della vita.

 

Il dialogo tra scienza e fede, dunque, non solo è possibile, ma può, anzi deve diventare occasione di un reciproco arricchimento. Come nella “storia” della costola di Adamo… “Il Signore Dio fece scendere un torpore sull’uomo, che si addormentò; gli tolse una delle costole e richiuse la carne al suo posto. Il Signore Dio formò con la costola, che aveva tolta all’uomo, una donna e la condusse all’uomo” (Genesi 2,21-22). In questi versetti non si vogliono certo fornire indizi di carattere scientifico, ma si vuole rappresentare, attraverso un linguaggio poetico-sapienziale, la complementarietà tra uomo e donna. Infatti, quando si dice che la donna è “costola” dell’uomo, non si intende affermare la subordinazione della donna rispetto all’uomo, ma si vuole piuttosto affermare che la donna ha la stessa carne e la stessa vita dell’uomo. Il linguaggio poetico-sapienziale non è meno vero o meno importante rispetto a quello scientifico: è solamente un altro tipo di approccio alla realtà, ma ugualmente vero e ugualmente importante.

 

Il libro del “Talmud”, prezioso scrigno delle antiche tradizioni ebraiche, commenta questo insegnamento biblico con parole poetiche di una straordinaria bellezza: “State molto attenti a far piangere una donna, perché Dio conta le sue lacrime! È stato scritto che la donna è uscita dalla costola dell’uomo. Non è uscita dai piedi perché venisse calpestata e neppure è uscita dalla testa per essere superiore. Ma è uscita dal fianco dell’uomo per essergli uguale; un po’ più in basso del braccio per essere protetta e dal lato del cuore per essere amata”.

 

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