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Il Blog di Don Gianfranco
30.04.23 - 18:110

La “Banca mondiale” avverte: i migranti sono una necessità!

Don Feliciani sul tema riporta il rapporto sullo sviluppo del mondo 2023 che parla proprio di quell'argomento: "Gli immigrati stranieri andrebbero accolti a braccia aperte e si dovrebbero attrarre quelli con talenti e professionalità"

di Don Gianfranco Feliciani*

Mentre drammatiche immagini di profughi disperati riempiono ogni giorno i nostri telegiornali e l’Europa oscilla tra indifferenza e paura, accoglienza e chiusura, si impone più che mai il bisogno di una riflessione seria e oggettiva che analizzi a fondo il problema migratorio in tutti i suoi aspetti. E sempre più, fra questi molteplici aspetti, curiosamente ne sta emergendo uno, quello dell’accoglienza, aspetto che fino a ieri in troppi potenti della politica e della finanza – in nome della difesa dei valori europei (ma quali?) – hanno cercato di scansare, confinandolo semmai dentro lo spazio irrilevante dei “buoni sentimenti”.

Ecco, invece, l’autorevole parola e il pressante invito che ora ci giungono nientemeno che dalla “Banca mondiale”, la quale dedica quest’anno il suo rapporto sullo sviluppo del mondo al fenomeno delle migrazioni. “Gli immigrati, le persone straniere che scelgono di vivere in Europa, andrebbero accolti a braccia aperte, e attratti quelli con talenti e professionalità. Per i Paesi più ricchi, alle prese con l’invecchiamento della popolazione, poter contare sulla presenza degli stranieri sarà sempre più una necessità. Perché serviranno braccia e cervelli per il lavoro, ma soprattutto cittadini giovani per sostenere il progresso”.

La vicina Italia è uno degli esempi citati dalla “Banca mondiale”. “Per il 2100 si prevede un dimezzamento della popolazione a 32 milioni di abitanti, con una predominanza di persone oltre i 50 anni. Con tutti i problemi che ne conseguono: se i bambini e i giovani sono così pochi, quale futuro si avrà? Situazioni simili sono condivise anche da altri Paesi, quasi sempre ad alto e medio reddito”. Quindi, Svizzera compresa. Insomma, la “Banca mondiale” ci avverte: la migrazione è un’occasione di prosperità e di sviluppo che bisogna cogliere.

I conti fatti dalla “Banca mondiale” possono anche tornare, speriamo però che prima dei calcoli si pensi alle persone come tali, alla loro dignità, ai loro sacrosanti diritti, e non solo al fatto che adesso ci vengono buoni per supplire ai nostri bisogni. Sarebbe meschino opportunismo. Pensiamo a tutti quei disperati, nostri fratelli e sorelle, che con ogni mezzo cercano salvezza da noi! E a tutti quelli, invece, che la salvezza non l’hanno trovata e sono stati inghiottiti dalle onde di quel cimitero, il più grande d’Europa, che è diventato il Mediterraneo!

Papa Francesco, anche a costo di venire accusato di ingerenza politica, non cessa di scuotere le coscienze: “I profughi non sono una minaccia, ma un severo monito a convertirci, a cambiare le nostre politiche sbagliate che generano così tante ingiustizie nel mondo!”.

*arciprete di Chiasso

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