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29.05.22 - 18:070

Cibi per bambini, così non va! Troppo zucchero, sale e grassi

Ecco i dati di un’indagine dell’Alleanza delle organizzazioni a protezione dei consumatori, che chiede un intervento severo

BERNA – La gran parte dei prodotti alimentari per bambini in vendita nei supermercati – ben il 94%! - é troppo dolce, troppo salata o contiene troppi grassi. Dati allarmanti che emergono da un’indagine dell’Alleanza delle organizzazioni a protezione dei consumatori, che chiede un intervento severo.

L’indagine pubblicata oggi dall’associazione - che riunisce l’Associazione consumatrici e consumatori della Svizzera italiana (ACSI), la svizzerotedesca Konsumentenschutz e la Federazione romanda dei consumatori (FRC) - si basa su un campione di 344 articoli venduti da Coop, Migros, Aldi e Lidl. Ogni prodotto è stato esaminato per verificare se soddisfa il profilo nutrizionale stabilito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per gli alimenti sufficientemente equilibrati da promuovere ai bambini.

Dallo studio emerge che per quanto riguarda lo zucchero, i prodotti ne contengono in media almeno il 33% (non vengono invece menzionate cifre riguardo a sale e grassi). Sono stati inclusi tutti i prodotti da forno e lattiero-caseari, i cereali per la prima colazione, le bevande, gli snack, ecc. con confezioni a misura di bambino destinate specificamente ai consumatori più giovani.

Il risultato è “catastrofico”, sottolineano le organizzazioni dei consumatori, e l’industria alimentare sta mettendo a repentaglio la salute dei consumatori più giovani. Secondo un rapporto dell’OMS pubblicato all’inizio di maggio, il 23% dei bambini tra i 5 e i 9 anni in Svizzera è già in sovrappeso. Per il gruppo di età 10-19 anni, la percentuale è del 21%. Le cifre europee sono del 30% per i più giovani e del 25% per i preadolescenti.

Altri dati (non ancora pubblicati) indicano che i due anni di pandemia hanno avuto un ulteriore impatto negativo in termini di sovrappeso tra i giovani, con conseguenze sia fisiche che mentali. I bambini in sovrappeso rischiano di rimanere tali anche da adulti e di soffrire prematuramente di diabete e malattie cardiovascolari.

Sapendo che dei 344 prodotti esaminati solo 20 soddisfano i criteri dell’OMS l’Alleanza chiede di intervenire. In particolare, chiedono che il “Nutri-score” - un sistema di etichettatura dei prodotti alimentari pensato per semplificare l’identificazione dei valori nutrizionali - sia reso obbligatorio su tutti i prodotti destinati ai bambini attraverso un imballaggio accattivante.

Inoltre, chiede che sia consentita solo la pubblicità di prodotti che soddisfano i criteri dell’OMS. Sarebbe inoltre auspicabile includere nella prossima revisione della legge sulle derrate alimentari che il Consiglio federale possa, se necessario, limitare il marketing rivolto ai bambini.

Infine, l’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria (USAV) dovrebbe chiedere all’industria alimentare di impegnarsi in modo vincolante e di fissare obiettivi che pongano la salute dei bambini al di sopra degli interessi economici.

 

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