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11.07.23 - 14:050

Brenno Martignoni: Gayatri Devi, la Grande Regina. Icona politica e sociale che ha affascinato il mondo occidentale

"Sullo sfondo di un'India tra Dominion britannico e democrazia più grande del pianeta, emerge dalle corti reali indiane per raccontare le vicende di una vita principesca e, insieme, una fase importante della storia di questo Paese"  

di Brenno Martignoni Polti

 

Maharani. Letteralmente. Grande Regina. Mahā “grande” e rājñī. Femminile di rājan. “Re”. Gayatri Devi. Nasce a Londra. Il 23 maggio 1919. Scomparirà, novantenne, in India. Il 29 luglio 2009. Terza moglie. Del maragià. Sawai Man Singh II. Di Jaipur. La “città rosa”. Patrimonio dell’umanità. Durante la seconda metà del XIX secolo, le case lungo le vie del centro storico furono dipinte di rosa per dare il benvenuto a Re Edoardo VII d'Inghilterra. Da allora diversi edifici hanno conservato tale colore. Le nozze, quasi segrete. Il 9 maggio 1940. Appena ventenne. Bellissima. Rajmata. Regina. Sovrana esemplare. Marcante. Titolo di principi dell’India, al tempo, dotati di poteri sovrani. Fino al 1948. Quando il marito diventa Rajpramukh. Governatore. Del Rajasthan. Stato federato. Dal 1949 al 1956. Negli ultimi anni della sua vita, sarà anche ambasciatore indiano in Spagna. Gayatri Devi lascia segni indelebili. Monarca autentica. Di audace e schietta vicinanza alle sofferenze altrui. Magistra di gentilezza e di umanità. Sensibilità che vengono dall’animo. In una cultura che ha fatto della compassione il proprio fondamento. “L’umanità dovrebbe far parte di un solo respiro, di una unica immensa, infinita Anima”. Una vita leggendaria. Assistente sociale, figura pubblica, icona della moda. Diede una fattiva svolta all’esistenza di molte persone. Di famiglia indù. Casata regale di tutto rispetto. Suo padre. Koch Rajbongshi. Maharaja Jitendra Narayan di Cooch Behar. Bengala occidentale. Sua madre. Principessa Maratha, Indira Raje di Baroda. Unica figlia del Maharaja Sayajirao Gaekwad III. Sorella di Jagaddipendra Narayan. Conosciuta come 'Bhaiya'. Sarà, a sua volta, Maharajah di Cooch Behar. Dopo l'indipendenza dell'India, nel 1947 e l'abolizione degli stati principeschi, Gayatri Devi si lancia in politica. In rappresentanza del Partito Swatantra Party. Plebiscitata rispetto al candidato al Congresso Shardi Devi. Un’affermazione a valanga. Forte di 192.909 voti su 250.272 aventi diritto. Il suo nome è stato così inserito nel Guinness dei primati per aver vinto le elezioni con un margine mai visto. Al servizio della cosa pubblica per dodici anni, durante i quali fu una critica preminente del governo di Indira Gandhi. Gayatri Devi dovette persino subire il carcere Tihar di Delhi per circa cinque mesi. Durante lo Stato d’Emergenza. The Emergency. Istaurato dalla stessa prima ministra Indira Gandhi e motivato sulla base di "insubordinazioni interne" e riferite minacce nazionali. Durò ventuno mesi, dal 25 giugno 1975 al 21 marzo 1977. Dopo avere lasciato la vita pubblica, si dedica, alla famiglia, ai nipoti, ai suoi hobbies e alle sue passioni. Gayatri Devi è stata anche celebrata per la sua straordinaria bellezza classica. Icona della moda. Eletta da "Vogue" tra le dieci donne più belle del mondo, Gayatri Devi ha affascinato anche l'Occidente. Alla ribalta della scena internazionale. Affermandosi per la sua spiccata personalità. Sullo sfondo di un'India tra Dominion britannico e democrazia più grande del pianeta, Maharani Gayatri Devi, emerge dalle corti reali indiane per raccontare le vicende di una vita principesca e, insieme, una fase importante della storia di questo Paese. Dall'infanzia in India agli studi in Europa. Frequentò l’istituto Brilliantmont di Losanna. Oggi trasformato in collegio. Incastri tanto emozionanti da sembrare romanzeschi. Se non fosse per i traguardi raggiunti. Pietre miliari di caparbietà fuori dal comune. In un contesto tutto in salita. Come figura pubblica, forte della maggiore adesione popolare della storia. Un impegno che copre poco meno di un secolo. Ha creato la prima scuola pubblica per ragazze in India e si è dedicata al restauro della città di Jaipur. Una donna, fuori dagli schemi. Già solo in libertà non scontate. La pratica di sport come l'equitazione e la caccia, in dorso agli elefanti. Magnifiche. Lezioni universali. Al di là di spazi e di tempo.

 

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