ticinolibero
Politica
16.05.24 - 16:030

Dadò e Gobbi a cena insieme? "Non è necessario e nemmeno in vacanza"

Il presidente del Centro è da poco presidente della commissione Giustizia, mentre il Consigliere di Stato è responsabile del Dipartimento delle Istituzioni. Potranno esserci problemi tra loro dopo il caso dell'incidente? Il deputato risponde

BELLINZONA - Metti Dadò e Gobbi allo stesso tavolo... Non per cenare, dato che secondo il presidente del Centro non è necessario, ma in quanto neopresidente della commissione parlamentare Giustizia il primo e responsabile del Dipartimento delle Istituzioni. Può funzionare? 

Secondo Dadò, sì, perchè in commissione siedono diciassette deputati e non solo lui e perchè il ruolo di Gobbi è quello di garantire un dialogo costruttivo tra i due organi.

Come si sa, il granconsigliere è stato colui che ha fatto emergere la vicenda relativa all'incidente in cui è stato coinvolto il Consigliere di Stato. La sua interpellanza ha posto una serie di domande che ancora non hanno trovato risposta in merito a quanto accaduto, ai controlli alcolemici e a che cosa è avvenuto dopo il sinistro. "È dovere di un deputato chiedere chiarimenti su fatti nebulosi, soprattutto quando sono in ballo organi dello Stato. Vanno sollecitati chiarimenti e spiegazioni a tutela delle istituzioni. Il cittadino pretende giustamente trasparenza dai politici, a prescindere dalle persone e dai ruoli che ricoprono. Qui di trasparenza non ce n’è stata", ribadisce ancora una volta Dadò, intervistato da La Regione.

Lui e Gobbi possono, dopo l'episodio, collaborare? "Io e Gobbi non dobbiamo né cenare né andare in vacanza insieme", sostiene deciso il deputato.

Che prosegue:"In commissione, poi, non ci sono solo io: è composta di diciassette deputati, in rappresentanza di più partiti. Il compito che spetta al sottoscritto e al consigliere di Stato è unicamente quello di adoperarsi affinché tra la commissione e il Dipartimento istituzioni vi sia un dialogo costruttivo. Del resto i dossier sui banchi della ‘Giustizia e diritti’ non sono pochi e alcuni sono particolarmente impegnativi". Il lavoro, insomma, non mancherà e il rapporto tra lui e Gobbi non fa parte dei temi.

Sempre al quotidiano bellinzonese, Dadò ha spiegato di essere stato, in precedenza, favorevole a una Polizia unica ma di nutrire ora dei dubbi, sulla cui nascita non è estranea la gestione del caso della demolizione dell'ex Macello. Auspica che ora, dopo la decisione del giudice dei provvedimenti coercitivi di levare i sigilli a documentazione della Polizia cantonale si possano "conoscere i motivi per i quali la Polizia cantonale opponeva il segreto al Ministero pubblico".

Potrebbe interessarti anche
Tags
TOP News
© 2024 , All rights reserved

Stai guardando la versione del sito mobile su un computer fisso.
Per una migliore esperienza ti consigliamo di passare alla versione ottimizzata per desktop.

Vai alla versione Desktop
rimani sulla versione mobile