Ora attacca la sinistra. "Ha dileggiato e offeso in modo rozzo Don Feliciani: Pantani ancora vicesindaco?"

Con un'interpellanza a firma di Marco Ferrazzini, Verdi e US tornano sul caso delle parole contro l'arciprete. Arrigoni cerca di smorzare i toni

CHIASSO – Pantani può ancora essere vicesindaco, dopo l’affair chierichetti? Se il PPD aveva chiesto al Municipio cosa ne pensasse con un comunicato, Verdi e Unità di Sinistra vanno oltre, con un’interpellanza in cui si legge se l’Esecutivo stesso non ritenga che “considerato il ruolo istituzionale ricoperto dall’on. Pantani, che le esternazioni della stessa rappresentino una grave violazione dei doveri di rappresentanza del Comune nei confronti della società civile chiassese e delle sue associazioni?”.

A rincarare decisamente la dose è colui che firma l’atto parlamentare, Marco Ferrazzini. “Si è scagliata in modo inaccettabile, nei toni, nel linguaggio e negli apprezzamenti nei confronti di un alto rappresentante di una comunità religiosa del nostro Comune. Tutto ciò al di là del diritto di opinione e di dissenso, bensì dileggiando e offendendo in modo rozzo una persona che rappresenta basta parte della comunità chiassese”.

Per questo, Ferrazzini vuol sapere se Pantani ha ancora il “diritto” di essere vicesindaco.

Il Municipio dovrà rispondere, prendere posizione, in modo più netto e deciso rispetto a quello della nota in cui condannava, seppur blandamente, la collega. Una nota che, secondo il Corriere del Ticino, inizialmente era più dura, con il termine “stigmatizza”. Ma nessun giallo, per il sindaco Bruno Arrigoni, che al quotidiano replica: “Nello specifico, eviterei di strumentalizzare ancora il caso. Sono però convinto che oggi più che mai siamo tutti chiamati a prestare la massima attenzione a quanto scriviamo e diciamo: quando ci esprimiamo dobbiamo essere coscienti del nostro ruolo e dell’effetto che le parole avranno. E resto convinto che certe scelte non sono assolutamente casuali e innocenti. Senza scadere in facili moralismi, è una questione di responsabilità”.

Ma il Municipio dovrà rispondere, ancora.